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Re: Susana Pèrez cruzò el charco... sta a Miami

Autore: Carmen
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Date: 07/02/2008
Time: 11.12

Commenti

La novità non c’è, più che altro è la constatazione che pur essendo Castro in fin di vita, pur essendoci una prospettiva di cambiamento in un futuro non troppo lontano, in molti continuano a dissertare. Io i segnali li avverto, anche se non sono così veloci come vorremmo tutti, ma d’altronde un bambino nasce dopo nove mesi, non dopo tre, ci vuole tempo. Per esempio, Pablo Milanès ha fatto di recente un concerto con canzoni in cui criticava apertamente il sistema, Silvio Rodrìguez ha dichiarato pubblicamente che secondo lui le restrizioni ai cubani per viaggiare andrebbero tolte. Ed ovviamente tutto ciò mi fa incavolare da matti, perché proprio questi due sono stati pilastri del sistema, ma non posso ignorare il fatto che sono piccoli segnali di manifestazioni pubbliche di inconformità (probabilmente opportunistiche da parte dei due in questione). In più, qualche giorno fa Ricardo Alarcòn è stato messo in difficoltà in una conferenza in un università da un gruppo di studenti universitari che facevano domande molto dirette: chiedevano le motivazioni per cui a Cuba è impossibile viaggiare liberamente, chiedevano spiegazioni sulla doppia valuta a Cuba, esigevano che i funzionari siano tenuti a rendere conto del disimpegno delle proprie funzioni. Le risposte di Alarcòn sono state ridicole... perchè non c'è modo di giustificare in maniera sensata cose del genere. Ti assicuro che tutto ciò sarebbe stato impensabile qualche anno fa. Qualche mese fa ci sono state delle proteste all’Università di Santiago. Dunque la mia riflessione scaturisce dal fatto che, pur in un contesto che pre-annuncia un qualche genere di cambiamento, attori 50enni decidono di andarsene e ricominciare da capo… questo la dice lunga sullo stato di animo e di stanchezza del popolo cubano.


Ultimo aggiornamento: 01-03-08