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Re: X Giuseppe sul castrismo. Parte I

Autore: Carmen
Email: Oloddumare - Olorun - Olofi
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Date: 06/02/2008
Time: 16.46

Commenti

Dunque, non è che tu deva condividere la mia teoria per forza, io ritengo che il lungo passaggio dalla presenza di una figura presidenziale a quella della fusione dei poteri nella persona di Castro, sia stato voluto, perché altrimenti le persone anche castriste ma che cmq. ragionavano in termini di democrazia, avrebbero certamente avuto più difficoltà ad accettare il messianismo castrista, lui avrebbe person in termini di “consenso”. Ma questa è la mia opinione, se tu non sei d’accordo o non ti ho convinto, va benissimo. La rivoluzione infatti è stata portata avanti da diversi movimenti politici, non da una massa compatta (movimento 26 de Julio, Directorio Revolucionario), ma il leader nato era certamente Castro. Dopo il 1959 tra i rivoluzionari ci fu chi si ribellò ma venne accusato di tradimento ed incarcerato, la ribellione del Escambray annientata, ed il prestigio di cui godeva Castro venne rafforzato dall’atteggiamento degli USA anche perchè la maggior parte dei rivoluzionari aveva un marcato senso anti-statunitense, comprensibile vista la politica di questi ultimi in A. Latina, soprattutto all’epoca. Certo che è una contraddizione, ma il mondo è pieno di queste contraddizioni ideologiche, cioè per combattere Pinco che sta a un estremo, con troppa facilità si finisce nell’altro, che è esattamente uguale ma di diverso colore. Questo vale non solo per la politica, ma anche per tutte le relazioni umane, se ci fai caso. Per questo ritengo che la conditio sine qua non per lo sviluppo anche economico, sia la democrazia.


Ultimo aggiornamento: 01-03-08