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Autore: Carmen
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Date: 05/02/2008
Time: 14.01
Ciao Frengo. Io proverò a darti una risposta per quanto riguarda l'impossibilità di un movimento di ribellione dopo l'istituzionalizzazione della rivoluzione, ovvero, dagli anni 70 in poi, più di preciso dal 1976 in poi, che è quando nasce la figura di Castro in quanto primer secretario del partido y presidente de los consejos de estado y de ministros. In tanto vorrei capire una cosa, sei d'accordo con me sul fatto che fino al 1976 la visione della rivoluzione era di "movimento liberatorio" e non di "dittatura" (fermo restando che molti cubani oggi non sanno di vivere in dittatura)? Parlo del fatto che Cuba era uscita da una dittatura sanguinosa grazie alla rivoluzione, che aveva un presidente che non era Castro, che l'A. Latina era cosparsa da governi autoritari, e che alcuni oppositori di Castro facevano attentati. Vorrei sapere se sei d'accordo fino a qui, visto che i miei ragionamenti successivi sono legati a questa teoria. Per quanto riguarda i soldati neri e le donne italiane, dovrò spulciare internet alla ricerca delle info, spero di ritrovarle altrimenti mi toccherà rimangiarmelo. Sulle similitudini con il fascismo, sono assolutamente d'accordo. Ma ci sono anche differenze, che sono quelle tra un sistema autoritario ed uno totalitario (Mussolini e Castro, rispettivamente), e tra un sistema che protegge gli interessi borghesi, ed uno che si spaccia per protettore delle masse. Ed è lo stesso motivo per cui nell'ex campo socialista si verificavano al massimo esplosioni espontanee, ma non ribellioni organizzate e massicce. Più tardi ne parliamo con calma. Un abbraccio!