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Re: a proposito di razzismo

Autore: Carmen
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Date: 29/10/2007
Time: 13.51

Commenti

Tralasciando il colorito aneddoto, sono d’accordo con te. Non ho mai conosciuto una società senza razzismo. Cambiano i soggetti discriminati, qui in Italia sono particolarmente apprezzati da un punto di vista meramente estetico persone che in A. Latina sono spesso discriminate etnicamente, ma c’è razzismo nei confronti di altre etnie. Anche se qui ci sarebbe da fare tutto un discorso, ho una cara amica ingegnere brasiliana (laureatasi qui in Italia), mulatta, che abita qui a Roma, e ne avrei da raccontarti riguardo il modo in cui viene percepita. Schifo non fa a nessuno (anzi, tutt’altro), ma tutti si sorprendono, e questa sorpresa è veramente offensiva. Meno male che lei si fa due risate (non provare nemmeno a chiedermi di presentartela Franco). Per quanto mi riguarda non c’è la diversità visiva perché esteticamente mi mimetizzo nel prototipo mediterraneo e spesso la gente nemmeno se ne accorge quando parlo che sono straniera, ma siccome lo dico in continuazione perché sono fiera di essere cubana, avrei anch’io da raccontartene un pò. Per tornare a Cuba, il razzismo è molto presente, storicamente i neri non solo erano “neri” ma anche schiavi, e la società è fin troppo consapevole di essere mischiata, TUTTI e dico TUTTI i cubani siamo strameticci e lo sappiamo bene, ma c’è invece un sacco di gente che si sforza per dimostrare che non lo è, e dunque avviene il discrimine. Ma ce da dire che a Cuba il razzismo avviene solo in questi termini, quello è nero, a me non piacciono i neri, io non ho niente di nero, io ho i capelli così perché mio nonno era (… spazio alla fantasia…), quello fa così perché è nero, i neri se non la fanno all’entrata la fanno all’uscita, e così via. Ma non ho mai sentito di nessuno che venga pestato per essere nero, non ci sono conflitti razziali, nessuno viene preso a calci per essere nero ne di nessun’altra nazionalità. La nostra stessa religione ne è la prova, la Virgen de Regla è una Madonna nera con un bambino bianco fra le braccia. La rivoluzione poi ed il suo falso mito di uguaglianza, ha fatto tanto all’inzio ma poi ha messo i bastoni fra le ruote. Perché non è certo una politica del castrismo quella di discriminare i neri, e dopo il 1959 molti ebbero acceso a scuole ed istituti dove prima non venivano accettai. Ma siccome le ideologie possono anche essere belle ma poi vengono messe in pratica dagli uomini, si da il caso che nella dirigenza ci sia lo stesso razzismo di prima, con l’aggravante che non essendoci la libertà di espressione, in assenza di società civile, in assenza di libertà di stampa, gli episodi di razzismo e discrimine non possono essere denunciati. E che davvero davvero vai dalla polizia a denunciare che secondo te ti discriminano razzialmente? Figurati la risposta del poliziotto di turno: “Compañera , en Cuba no esiste racismo, eso lo eliminò la Revoluciòn. Usted està insinuando que en nuestro paìs hay racismo? Eso donde esiste es en el Imperio. No es que usted es una provocadora a sueldo del Imperialismo yanqui?”….... ... Asì las cosas caro Franco. A Cuba c’è razzismo come dappertutto, ma ci sentiamo tutti cubani e siamo tutti fieri di esserlo, quello si. Io sono fiera anche del mio pochino di “negritudine”, che ce l’ho e mi piace molto.


Ultimo aggiornamento: 01-11-07