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Autore: birramoretti
Email: il gusto della sincerita'
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Date: 24/10/2007
Time: 11.58
Querida Carmen ho letto con attenzione il tuo post in merito ai dubbi e le tue perplessita' alla partecipazione alla beatificazione del primo frate cubano. Ebbene da italiano ignorante sulle vicende cubane, si mi reputo un ignorante, xche' un comto e' vedere e vivere Cuba con occhoi turistico e con un approfondimento superficiale e un conto e' nascervi e viverci, concordo su quanto da te scritto. Spesso, purtroppo, iniziative la cui matrice e' da lodare, finiscono per incanalarsi e degenerare in cose che non hanno niente a che vedere con lo spirito iniziale, con la possibilita' che personaggi strumentalizzano l'iniziativa dirottando l'opinione pubblica su binari errati facendo fraintendere gli scopi iniziali. Quindi la cosa migliore sarebbe quella di vivere con fede (per chi crede) e speranza la beatificazione, sventolando bandiere cubane e lasciare una volta tanto il Che a riposare in pace, il palcoscenico religioso non e' fatto per proteste politiche, altre sono le sedi, a mio avviso. Se vogliamo invece affermare che la Chiesa, da buona societa' per azioni, sia opportunistica in molte situazioni sono il primo a riconoscerlo, ma penso che qualcuno in Vaticano se ne sia accorto, la fede in questi anni sta vacillando, dimostrazione e' che sempre meno persone intraprendono la via del sacerdozio.