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Autore: Gorito
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Date: 14/07/2006
Time: 19.15
Ciao Milanes,
Se vogliamo misurare ogni cosa con il metro delle ideologie, vedendo tutto bianco o tutto nero (o tutto rosso nel tuo caso), e risolviamo le questioni a colpi di machete, il rischio che corriamo è quello di rendere una visione dei problemi fin troppo semplicistica, perdendoci appunto tutte le sfumature per strada. Cercare invece di non tenere conto delle ideologie per pensare con la propria testa è una cosa certo più difficile ma anche più sana e producente, poiché qualsiasi tipo di ideologia è un diktat, un pensiero prestabilito sul quale calcare il proprio. Tiri in ballo il mio ragionamento sulle classi sociali ma sembri avere il dubbio di quale etichetta appiccicarmi addosso: faccio una critica a chi sostiene il comunismo come unica "salvazione" per l'umanità, però, d'altro canto, non ti sembro nemmeno dalla tua parte ideologica. E' vero che non lo sono, ma credo soprattutto che le ideologie siano ormai tutte imperfette e non siano più tanto adeguate ai nostri tempi. Insomma, meglio le idee che le ideologie...
Dove però non fai centro è quando dici che subisco il fascino del dittatore cubano.... Chi? Io? (?!!?). Non capisco proprio da cosa hai potuto dedurre questo. Ti assicuro di essere uno dei meno indicati a subire il fascino di chi limita la libertà di pensiero e di espressione, di chi impone la censura, vincola i movimenti e le scelte degli individui. E ti dirò di più: non subisco nemmeno il benché minimo fascino da parte di Che Guevara, di cui non condivido né le idee né i metodi, e che dovrebbe essere per me una icona intoccabile, se fossi ideologicamente coinvolto. Invece per me il Che è soltanto una immagine rubata da un furbastro italiano (Feltrinelli) a un fotografo ingenuo (Korda). Penso appunto che la fortuna del Che riposi soprattutto sul fatto che fosse fotogenico e che sia morto giovane in modo più o meno tragico, generando poi quel "mitico prodotto ideologico" diffuso nel mondo e venduto esattamente come lo è, per esempio, la Coca Cola. E tra le due cose, con il caldo che fa oggi, preferisco nettamente la Coca Cola.
Una ultima cosa sulla quale dissento: nella tua battaglia contro tutti i comunisti del mondo, sembri sempre usare gli stessi argomenti e gli stessi colpi di machete, sia che si tratti dei "sinistrati di sinistra" italiani, sia che tu voglia colpire la nomenklatura cubana. Credi proprio che siano la stessa cosa? Se così fosse saresti riuscito, in un colpo solo, a cancellare l'oceano atlantico dalle mappe nonché alcuni secoli di storia. Non sembri tener presente che i cubani non hanno mai conosciuto altro che un susseguirsi di dominazioni straniere e di dittature, mentre noi siamo qui con le nostre buffonate di centro-destra-sinistra a cazzeggiare con la pancia piena. C'è una differenza abissale e te lo vorrei dimostrare: partiamo dalla supposizione che io e te qui in Italia ci possiamo considerare politicamente avversari, e poi immagina che se fossimo invece due cubani oppure se decidessimo di partire volontari per una ipotetica lotta di liberazione di Cuba, sarebbe fuor di dubbio che ci ritroveremo improvvisamente a combattere dalla stessa parte. Non ti sembra sorprendente?
Ciao. A presto. Joe Gorito