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Autore: Carmen
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Date: 11/07/2006
Time: 11.10
Facile facile col cavolo : )
Se intendi ECONOMICAMENTE, è chiaro che l’embargo fa molto meno danni di quello che Castro vuol far credere, e quello che pensa la maggior parte delle persone. Anzitutto perché esiste una lunga lista di prodotti essenti da embargo, tutti beni di prima necessità (ma vi sono persino pesciolini rossi nell’elenco).
Il fatto è che l’embargo fa da scudo alla bancarotta del sistema. Un sistema che non produce. A Cuba scarseggiano frutta e verdura, il pesce a buon mercato…. cosa cavolo c’entra l’embargo? Forse mancano i concimi e le reti di pesca? O sarà piuttosto che, siccome lo stato pretende il monopolio di tutto, i pescatori e i contadini non possono lavorare senza incorrere in qualche misura nell’illegalità? Cuba potrebbe benissimo comperare tanti prodotti nel mercato latinoamericano, e difatti lo fa, ma lo rivende ai cubani a un prezzo altro che capitalista….maggiorazioni del 300% per i prodotti più scadenti del pianeta. Successo di vendita garantito vista la mancanza di concorrenza.
Le ns. navi mercantili vengono spesso trattenute nei porti stranieri perché Cuba non ha i quattrini per pagare le imposte portuali, ma anche perché spesso siamo debitori… Cuba è un cattivo pagatore. Non c’è un quattrino, no hay ni dònde amarrar la chiva, l’economia è a pezzi. Uno dei cavalli di battaglia della gente di Miami è che l’embargo imposto a Cuba non ha nulla di criminale in quanto non vieta l’importazione da parte dell’isola di beni di prima necessità.
A me piacerebbe invece, che qualcuno che se ne intende, m’illustrasse in che modo incide l’embargo sull’economia cubana. Non è un’ironia, sono davvero curiosa di capirlo. Cioè, capisco che comperare determinati prodotti attraverso terzi paesi crei non poche spese… ma quali sono questi prodotti che sarebbero più cari in altri mercati rispetto a quello USA? Sicuramente non i jeans da due dollari che Mario Las Tunas importava nell’isola dal Panama… Forse determinati prodotti hanno un costo inferiore negli USA a causa del basso costo di produzione? La spesa maggiore sarà quella del trasporto da terzi paesi, eccessiva rispetto a quella dagli USA?
In ogni caso, POLITICAMENTE, direi che funziona alla grande , a favore della parte opposta. Ogni problema, ogni callo dolente che abbiamo è colpa dell’embargo. Le posizioni a favore di Castro in tutto il mondo lo sono spesso non tanto perché la gente simpatizzi con lui quanto perché gli USA stanno sulle scatole a un sacco di gente. Davide vs. Golia ha un fascino particolare.
Tu invece dici: “e se non ci fosse stato?”
Beh, per 30 anni Cuba l’embargo non l’ha nemmeno notato (almeno da quando io ho avuto uso di ragione), c’era Mamma Mosca che garantiva. Adesso mi viene in mente una poesia delle elementari che si chiamava “Cacareo-Cacareo”, che era una beffa “al fracaso del bloqueo”, il fallimento dell’embargo, e io mi ricordo che andai a chiedere COSA FOSSE el bloqueo… riesci ad immaginare un bambino cubano oggi che chieda cos’è il bloqueo??
Quindi l’embargo pesa da quando è caduto il muro di Berlino. Prima, economicamente non pesava, in quanto la URSS garantiva. Politicamente non serviva, in quanto a Cuba fregava un accidente dell’appoggio della comunità internazionale al di fuori del blocco comunista (la “feccia capitalista”).
Questo è ciò che penso…Madonna quanto ho scritto……….. : )