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LA MIA è DIVERSa

Autore: Pesado
Email: chupamelatoda
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Date: 23/04/2005
Time: 01.18

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TRATTO DALL ARCHIVIO DI QUESTO FORUM, UN RACCONTO X I NOVELLINI

La mia trota è diversa, ma chissà poi perché, forse perché fin dal primo momento si è follemente innamorata di me e mi ha giurato amor eterno, come posso dubitare del suo amore, in fondo mica ci siamo conosciuti sull’Adriatica, ma in una tranquillissima disco cubana… e per di più in provincia… ricordando bene, quel giorno era sola soletta, senza magnaccia al seguito… a meno che il chulo non fosse in ferie, ma no no, cosa sto mai pensando… si vedeva subito che era una brava ragazza, molto diversa dalle altre che vestite da perfette mignotte sculettavano lì intorno, lei vestiva in modo molto castigato, infatti non era certo facile riuscire ad intravedere il piccolo perizoma rosso che portava sotto la faldita… ed era anche molto romantica in quanto dopo qualche bacetto mica mi disse “dale chico diez fula pa’ singar, vamos?” no no, lei no, mi sussurrò dolcemente all’orecchio una roba del tipo “ahi mi amor estoy loca por ti…deseo hacer el amor, el amor, el amor” azz… una così mica la trovi tutti i giorni… e pensare che qualche stronzo mi aveva detto di stare attento che le cubane sono tutte troie, certo che io ho avuto un bel culo a trovarne una così diversa… diversa e anche molto buona d’animo, pensate che a quei tempi ero proprio un pivellino e non sapevo dove portarla per consumare il nostro amore, fortuna che lei aveva un “primo” così gentile da pre$tarci una stanza, una bella fortuna perché le leggi razziali non permettevano che la portassi in albergo e da lei non si poteva andare perché mi disse che viveva in un “quartico pequeño” a Luyanò… quando ci accomodammo sul letto io ero molto emozionato… e se fosse stata vergine? mica ero preparato a deflorare una creatura così dolce ed indifesa, anzi le mie intenzioni erano talmente buone che mi ero persino dimenticato dei preservativi… anche questa volta la fortuna era dalla mia, la dolce creatura mi disse che aveva sbagliato borsetta ed era uscita di casa prendendo quella di sua “hermanasta” a suo dire una poco di buono in quanto teneva sempre con sé qualche copertone di riserva… i miei candidi pensieri sulla sua presunta verginità cominciarono a vacillare quando mi resi conto che lei non aveva certo problemi con la lingua, anche il successivo amplesso amoroso mi faceva pensare che era in possesso di una buona pratica unita ad una tecnica sopraffina, ma fu quando ci sintonizzammo sul secondo canale che mi resi conto che il tunnel dell’autostrada era già stato inaugurato chissà quanto tempo prima… e chissà che traffico che c’era passato… inutile dire che ancora una volta l’italico fascino aveva avuto il sopravvento, la poverina si era perdutamente innamorata, lo si capiva al volo perché le lacrime generate dalla immane sofferenza patita durante la sodomizzazione si trasformarono dapprima in lacrime di gioia per la felice conclusione del rapporto amoroso, poi divennero lacrime di vergogna per essersi concessa in quel modo così poco poetico, ed infine si tramutarono in lacrime di disperazione perché anche in un momento così sublime le vennero in mente le atroci sofferenze che pativa la sua povera famiglia, pensate che sfiga… la mamma si era fratturata una gamba mentre andava in ospedale a trovare la nonna che aveva avuto un attacco di cu… cuore dopo che il suo povero marito era stato trovato in fin di vita nei pressi di un campo di papaya… ed ora la mia novia era l’unica persona al mondo che si doveva occupare della sua povera sorellina gravemente ammalata… “ahi mi amor, si solo pudiera tener unos pe$o$ para comprar una comidita chiquitica a mi hermanita”… azz… e dire che mi avevano anche avvertito, ma mica posso pensare che le cubane sono tutte troie, ne ho visto parecchie felicemente sposate qua da noi, che si fanno un mazzo così per svegliarsi un po’ prima di mezzogiorno per cucinare un congrì al loro maritino che è in piedi dalle 6… queste sono le cubane serie, quelle che ho sempre sognato, quelle che una o due volte all’anno, con la benedizione e gli eurini del maritino, se ne ritornano in patria per qualche settimana di meritate ferie, ritornano là solo per rivedere la famiglia e portano nel cuore sempre e solo il loro adorato maritino… mica come la giovane cubanita bergamasca che ho conosciuto una volta in aereo: un caloroso ciao al decollo da Malpensa, un gustoso lingua in bocca sull’atlantico, scambio dei numeri di telefono sulle Bahamas… come pensate sia andata a finire dopo l’atterraggio a Camaguey?… e il maritino giù a lavurà al freddo e al gelo per mantenere la trotina… che razza di gente che c’e in giro, fortuna che la mia è diversa, la mia mi ama sul serio e si prende davvero cura di me, pensate che quando ha le sue cose è sempre lei la prima a sintonizzarsi sul secondo canale e una volta forse perché aveva le emorroidi mi ha portato una sua amica e lei se n’è andata a dormire nell’altra stanza… la mia è proprio una perla di ragazza, affettuosa e premurosa… e pensare che in vari anni di frequentazioni dell’isola mi sono fatto centinaia di… trovie (mi sono permesso di coniare questo nuovo termine nato dall’unione di trota-novia) e devo ammettere che anche invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia, le cubanite serie forse da qualche parte ci sono, il problema è trovarle… ma una volta che le abbiamo trovate siamo sicuri che continueranno a piacerci?

Ultimo aggiornamento: 16-11-06