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Autore: Maxcubano
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Date: 14/04/2005
Time: 17.53
Secondo articolo:
La Nazione
Cronaca di Prato Sabato 02 Aprile
Bloccati a Cuba<< Denunceremo la compagnia>>
Finalmente la moderna odissea della famiglia M. a Cuba si è conclusa nel migliore dei modi, per loro e per gli altri duecento italiani coinvolti nella disavventura. Tutti a casa, finalmente, ma questo non vuol dire che alle spalle si siano lasciati un bel ricordo. Perché in effetti di tre giorni di tensione si è trattato: <<Nessuno ha vissuto bene questa situazione, esordisce Gianna M. per gli adulti si è trattato di uno stress nervoso ma la vera tragedia è stata per i bambini: non c’era latte o latro per loro, per fortuna dopo un po’ è arrivata una tour operator di un’altra compagnia che ha distribuito latte in polvere ai bambini e acqua per gli adulti, calmando un po’in questo modo la situazione. E’ stata molto gentile. Il punto adesso è come comportarsi con la compagnia e con le singole agenzie: << Abbiamo deciso di fare causa tutti insieme contro la Blu Panorama per tutto quello che ci è successo e per i tre giorni di ritardo, che oltre ad averci stancato e preoccupato hanno anche creato problemi ad alcuni di noi. Inoltre, continua, ognuno di noi singolarmente deciderà se fare causa o meno anche alla propria agenzia di viaggi. Come avete vissuto questa esperienza? <<E’ stata una vera violenza psicologica, spiega Gianna, continue attese avanti e indietro dall’aeroporto all’albergo senza sapere di preciso cosa stesse succedendo, poi per fortuna è arrivato l’ambasciatore italiano che ci ha detto come stavano le cose, e allora ci siamo un po’ tranquillizzati>>. Dopo la disavventura tornerete a Cuba? << Molti di noi non vogliono più sentire parlare di Cuba e dei cubani, ma non è il mio caso, credo che ci tornerò prima o poi. Non è stata certo colpa di tutto il paese se ci siamo trovati bloccati, anche alla fine oltretutto, c’è stato l’ennesimo ritardo: dovevamo partire a mezzanotte, ma naturalmente siamo partiti alle tre>>. Il ritorno a casa è stato segnato da un liberatorio sonno che ha colto tutti non appena sono montati sul velivolo che li avrebbe riportati a casa. << Si, dice Gianna M., è stato il risvolto comico della situazione, siamo saliti sull’aeroplano e ci siamo addormentati come duecento bambini, sui seggiolini degli aerei non si dorme affatto bene, ma questo è stato proprio un bel riposo, la liberazione dopo tre giorni di stress>>.