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Autore: wimpsintowinners
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Date: 10/10/2005
Time: 04.19
Per sapere se una informazione è vera posso trovare gli elementi che mi consentano di decidere o all’interno di me o all’esterno di me. Nel primo caso per sapere se un vestito mi sta bene o meno mi guardo allo specchio, quindi decido io (interno) nel secondo caso chiedo a qualcuno (esterno da me) di dirmi come sto. E fin qui nulla di male, ma se il comportamento diventa ridondante, ripetitivo ecc allora iniziano i problemi. Un conto è se esprimo un mio pensiero, altra cosa è esprimere lo stesso concetto dicendo “fresko dice che”. In quel caso su 5 frasi, non una era un pensiero dell’autore del post, ma erano tutti proverbi o citazioni (quindi esterni da lui). Quindi l’autore del post per esprimere un concetto non usava pensieri suoi, ma di altri. Dal che si poteva osservare come 1) Non si poteva conoscere il pensiero di chi scriveva, ma solo quello di chi veniva citato 2) Sarebbe da chiedere “Chi dice ciò?” La frase “le mogli cubane sono stupende” assume per me una valenza diversa se chi la dice è sposato con una cubana, o non è mai stato a Cuba e glielo dice suo cugino Pippo, o è gay e non è mai stato con una donna
Adattandola alla situazione cubana. Io parto da qui con una mia autostima X, se una cubana mi dice che assomiglio a Brad Pitt e che come amante sono meglio di Casanova mi fa piacere, ma modifica del 10% la mia autostima. Se invece il mio giudizio su come sono io dipende da quello che dice la cubana di turno, la mia autostima sarà alle stelle se mi dice che sono un gran figo e alle stalle se mi dice che sono un tacano o malahoia o altro. In questo caso, se mi dice che sono un grande amante e che lei mi ama, io la amerò, ma la mia motivazione dipenderà da quello che mi dice LEI. Totalmente diverso è il caso in cui IO decido di sposare una puttana, so che è una puttana, e dico che siccome sono cazzi miei e della mia vita ne faccio cosa voglio, gli altri non mi vengano ad infastidire su chi sposo o non sposo e che si facessero gli affari loro. Wimps into winners sta all’incirca per “da bobos a vincenti”. Dal che si sarebbe dovuto comprendere che le frecciate sono verso i bobos e non verso le cubane o las jineteras cubanas, le quali tutto sono tranne che sprovvedute.
Wimps o bobos non sono quelli che sposano una cubana, sono quelli con l’aria da perdenti sempre, in cui lei torna a casa alle 6 del mattino e loro stanno zitti perché hanno paura di perderla, sono quelli che sanno che la moglie li tradisce con tutti, ma stanno zitti perché "speriamo che non lo sappiano gli altri", sono quelli che non pretendono rispetto perché non hanno nemmeno rispetto di se stessi. Sono quelli che a Cuba se non scopano una sera è un fallimento, sono quelli che la tipa chiede 30 e quando arriva in camera raddoppia a 60 e loro accettano perché altrimenti lei se ne va e lei vedendo che questi sono pupazzi li tratta come tali. Io cubani wimps non ne ho mai visti, se nascono non sopravvivono, guarda certi turisti e dimmi se sono non dico vincenti, ma almeno normali, o perdenti nati.
Spero di essere stato comprensibile