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Autore: Lele
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Date: 29/11/2004
Time: 14.54
Il bandolo della matassa è questo ( non è che ho la presunzione di rivelare chissà quale verità, ma credo che la maggioranza lì per lì non ci pensi): tutto dipende da cosa si ha intenzione di fare in Cuba, Brasile o Thailandia o che altro. E' lampante che Cuba non è paragonabile ad altri paesi di simile latitudine ed offerta turistica, quindi se per me ciò che è prioritario è lo stantuffare selvaggiamente, so benissimo che a Cuba lo posso fare proprio grazie alla situazione di generale paralisi del paese, ma il risvolto della medaglia è appunto il fatto che a una estrema facilità d' abordaggio s' accompagnano black out, meccaniche e servizi scadenti fatti pagare a peso d'oro, perchè quel governo punta la sua economia quasi completamente sulla mungitura del turista, e lo stesso vale per la magg. della popolazione, sia maschile che femminile. Non posso pretendere che le donne si prostrino ai miei piedi, e contemporaneamente pretendere una casa particular con tutti i comfort possibili, come se fosse una realtà a sè, e che nessun jinetero mi rompa le scatole. Se viceversa per me ciò che è prioritario è usufruire di comfort regolari e da pagare a minor prezzo, è chiaro che il Brasile o la Rep. dominicana allora facciano meglio al caso mio, però dovrò levarmi dalla testa d' arrivar là e trovarmi il popolo femminile adorante, dovendo perciò scegliere se pagare cash (non pochi spiccioli) per una toccata e fuga, oppure sforzarmi un minimo di rendermi interessante e perdere parte del mio tempo. Al momento, che io sappia, non esiste insomma nessuna realtà che ti consenta di fare il pascià a basso prezzo, esser servito, riverito e rispettato e per di più fare il Casanova (nemmeno la Thailandia credo, perchè si paga cash anche se le cifre per quello che capito sono basse, ma appunto sono rapporti pattuiti; quindi il gioco del cacciatore non è praticabile). Se poi qualcuno ha intenzione di pserimentare Haiti... Saluti