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Autore: enmanuel
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Date: 26/11/2004
Time: 14.54
Beh, sono appena tornato dal mio 12mo viaggio in 2 anni e mezzo che conosco Cuba ed effettivamente dopo aver conosciuto abbastanza bene l'ambiente,cominciavo proprio a riflettere sui frequentatori.
Aggiungo che poi ultimamente ho anche conosciuto personalmente delle persone che a Cuba ci vanno.
Secondo le mie impressioni e in base a ciò che ho visto e conosciuto,noi italiani siamo troppo bravi ragazzi e siamo troppo predisposti a fidarci del prossimo. Se poi di mezzo c'è l'amore,quelli che di esperienze ne hanno avute poche,non hanno scampo. Spesso vedo connazzionali che frequantano delle emerite baldracche brutte,cocine e maleducate e poi si vantano di sapere tutto su cuba.
Spèesso c'è chi è capace di fare la voce grossa dietro una ttastiera,poi invece è un omuncolo frustrato e socialmente insignificante.
Le persone navigate in Italia,qualsiasi età abbiano,difficilmente si fanno illudere e fregare a Cuba. Vantaggiati sono gli anziani,cioè quelli dai 60anni in su. Loro hanno vissuto i tempi duri e nella vita hanno visto di tutto.Difficilmente si fanno fregare. Ma per quelli più giovani è solo questione di essere navigti o meno.
Ad esempio,i Napoletani ed i meridionali in generesinceramente devo ammettere che li vedo avvantaggiati rispetto agli operai del nord,che siamo cresciuti nell'ovatta e certe esperienze di strada spesso ce le siamo risparmiate(io no,le medie le ho fatte in un istituto di preti,che raccoglieva la pegior feccia provinciale,jejejejje) Ma pure loro del resto,se non li fregano nella calle,vengono fregati dalle donne,visto che la fame sessuale,almeno quelli tra i 25 ed i 35 anni l'hanno sofferta forse più di noi nordici. Adesso le ultime generazioni invece la mollano subito,pure da loro.
E' tutta una questione di esperienze personali.
Noi italiani siamo brava gente,svegli,ma pur sempre brava gente. facciamo la voce grossa,ma difronte alle sdolcinatezze di una donna o difronte alla richiesta di aiuto di un povero ci rammolliamo. E quando siamo in vacanza poi siamo proprio degli animali strani...
Siamo fatti così,nel bene e nel male.
saludos Emanuele