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Autore: giorgio
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Date: 17/06/2003
Time: 07.10
dopo essere stato a Cuba 25 volte mi ero disabituato all'idea di frequentare ragazze italiane.Cuba rappresenta un punto di non ritorno.. è difficile riprendeer il discorso in Italia, perchè ci si abitua bene.. ragazze belle.. poche difficoltà..parlo naturalemnte della fase immediatamente successiva all'incontro. E' noto che i problemi veri cominciano quando la ragazza è invitata o la si è sposata. E' successo che da un mese a questa parte abbia trovato quì,in Italia, una italiana della mia città.Io ho 36 anni e lei ne ha 27. Le prime volte mi sembrava di uscire con una marziana,tanta era l'abitudine di sentire parole in spagnolo, le voltre che mi trovavo in dolce compagnia. Bè, sinceramente sto bene...ricordo le altre con un distacco enorme quasi che le esperienze a Cuba le avesse vissute una altra persona. Come acqua,intendo, che ti scorre addosso, senza lasciare il segno. Eppure ero coinvolto.. mi piacevano.. Sembra adesso non mi abbiano lasciato il segno. Forse perchè il primo a non crederci ero io.. ed il coinvolgimento me lo ero creato come una suggestione mentale,per vivere più intensamente quelle storie e darvi un tono quasi epico... Mi sto chiedendo se possa davvero esistere un coinvolgimento sentimentale e se queste storie si affaccino alla mente come i ricordi di un passato di cui resta l'esperienza ma nel quale le persone assumono i contorni di semplici comparse, necessarie per il contorno ma ininfluenti nella sostanza dell'esperienza che probabilmente anche senza di loro- specifiamente individuate sarebbe stata la stessa. Bia.