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Re: DIVORZIO

Autore: negiz
Email: g.marini@palazzochigi.it
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Date: 11/06/2003
Time: 06.50

Commenti

Visto che il matrimonio lo hai trascritto, il costo non dipende dal fatto che tu lo abbia contratto a Cuba o in qualsiasi altro posto. In Italia non esiste l'istituto della rebeldia e il matrimonio segue le regole del diritto civile italiano.

I costi della separazione si compongono di alcuni elementi:

1-costi burocratici (diritti di bollo ecc..): non mi preoccuperei troppo di questi

2-costo dell'avvocato: dipende dall'avvocato e dalla lunghezza della causa (se la separazione è consensuale può essere limitato); vai da un avvocato di tua fiducia

3-costo degli alimenti o del mantenimento: se la separazione è consensuale (vi mettete d'accordo) si firma un documento davanti al giudice e i costi dipendono da voi; se la separazione non è consensuale si apre una causa di separazione e, a questo punto, bisogna vedere se la separazione viene "addebitata" alla tua consorte oppure a te (ricorda che la separazione raramente viene "addebitata" alla parte più debole economicamente, a meno che non riesci a provare che lei, senza alcun giustificato motivo, ha violato una delle regole fondamentali del vincolo matrimoniale -ad esempio la convivenza (abbandono del tetto coniugale: questo è il tuo caso, mi sembra - però se lei oppone presunti maltrattamenti o crudeltà mentale magari la spunta)).

Comunque, se la separazione viene "addebitata" a lei, allora tu devi solo pagare un assegno di mantenimento, ovvero pochi spiccioli: magari te la cavi con poche centinaia di Euro al mese, che ti consiglio di pagare (all'inizio). A questo punto, se la consorte non ce la fa a campare in Italia con quel poco che le dai, o si mette a lavorare (con dolore e fatica) o si trova un'altro uomo (e allora la sua capacità di "resistenza" in Italia potrebbe essere notevole) oppure decide di tornare a Cuba. Ti consiglio di agevolare questa terza possibilità, perché una volta lasciato il nostro paese potrai tranquillamente smettere di pagarle l'assegno di mantenimento (sempre che lei non abbia qualcuno qui in grado di tutelare i suoi interessi in tribunale).

Se la separazione viene "addebitata" a te allora dovrai pagarle gli ALIMENTI, che sono stabiliti dal giudice in base al tuo reddito e al tenore di vita cui la hai abituata durante il matrimonio (però anche dalla durata del medesimo e da altre circostanze che potrebbero favorirti non poco: presunzione di raggiro nel caso di consorti extracomunitarie, povere, che mollano il marito dopo meno di un anno).

QUINDI, FONDAMENTALE IN QUESTI CASI E' LA GIURISPRUDENZA: la giurisprudenza è la raccolta di sentenze che dirimono controversie simili a quella che ti riguarda. Le sentenze tendono un po' a copiarsi, l'una con l'altra, anche se in Italia non abbiamo il sistema della Common Law, come nei paesi anglosassoni, dove la sentenza del giudice "crea" un precedente vincolante per tutte le decisioni successive delle corti. Esistono raccolte di sentenze, anche per casi di divorzio. Il problema è che non vengono forniti dettagli di grande rilevanza nel tuo caso, importanti per una ricerca giuridica molto interessante: moglie extracomunitaria, povera, durata limitata della convivenza, ecc...

Quindi ritorniamo a noi. Vai da un buon avvocato matrimonialista e chiedigli come pensa che te la puoi cavare con una sentenza di separazione.

SICCOME STO TENTANDO DI ACQUISIRE ANCH'IO INFORMAZIONI SULL'ARGOMENTO SEPARAZIONE DA EXTRACOMUNITARIA E BLA...BLA MI FARESTI VERAMENTE UN GRANDE PIACERE SE MI POTESSI TENERE INFORMATO ESCLUSIVAMENTE RIGUARDO AI DETTAGLI DELLA VICENDA LEGALE.

GRAZIE E BUONA FORTUNA


Aggiornato il: 10 dicembre 2011