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Re: MATRIMONIO..MA LA SEPARAZIONE DEI BENI NON  E' VALIDA???

Autore: rod.
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Date: 10/06/2003
Time: 13.55

Commenti

Eh si!

Il buon senso consiglia di effettuare "SEMPRE" la separazione dei beni qual ora ci fosse una consistente disparità patrimoniale, (ovviamente a nostro favore) e non solo tra matrimoni misti.

Avrete intuito che, nel caso di un matrimonio con una cubana, esiste la possibilità di "cavarsela con l'elemosina" là, dove ci è consentita la scelta della separazione e del divorzio. E' quindi un'opportunità che non è dovuta nei matrimoni tra connazionali.

Se le cose van bene, OK, nulla cambia per il ricco e per il povero. Il comune godimento di entrambe le sostanze patrimoniali potrebbe anche rafforzare un amore traballante ma con serie basi,... ma, se le cose van male e ce ne accorgiamo tardivamente, ecco che la differenza economica può essere un motivo più che valido alla parte più debole finanziariamente, per pretendere il mantenimento qualitativo pari allo standard di vita vissuto fino a quel momento.

Sappiate comunque che, indipendentemente dal regime scelto sia di separazione che in comunione, i beni posseduti precedentemente alla data del matrimonio, sono distantamente separati e non entrano quindi a far parte della divisione. I frutti derivanti da essi, contribuiscono però ad elevare il reddito con il quale verrà conteggiata la percentuale da assegnare alla coniuge più debole.

Tutto ciò che si acquista in regime di comunione dei beni, dalla data del matrimonio al momento della seperazione, DOVRA' ESSERE DIVISO IN PARTI UGUALI, ed il giudice non terrà assolutamente conto di chi ha prodotto la ricchezza . A questa regola, fanno eccezione solo i beni di carattere personale e dal valore non elevato, quali gioielli, pellicce, vestiti ed effetti personali regalati in occasione di onomastici, compleanni o ricorrenze. Gioielli, lingottini o pellicce che fin dall'inizio vengono acquistati a titolo di investimento, "non sono considerati personali" nonostante le fatture d'acquisto possano essere nominative.

Case, appartamenti, auto, moto, barche caravan rulotte e quant'altro entrano a far parte della divisione dei beni come pure gli animali quali cani, gatti etc. Quest'ultimi, sono loro stessi a scegliersi il padrone influenzando il parere del giudice osservando l'inclinazione del peloso.

In presenza di figli minori siano essi propri o riconosciuti come tali, (in questo caso occorre muoversi nella giusta direzione entro i 12 mesi successivi al matrimonio)la tendenza del giudice è sempre orientata ad assegnare la casa coniugale alla moglie quale tutore dei minori ed assegna ad essa un cifra a titolo di mantenimento per se e per i figli, se la casa non è di proprietà, ha il diritto di subentrare al contratto d'affitto pagandone il canone stabilito.

Quindi il matrimonio va visto, valutato e considerato non solo sotto l'aspetto sentimentale, in quanto col tempo, "el amor va, pero los problemas quedan, y las cubanas con los problemas..... nacen".

Quindi ............. sappiatevi regolare.


Aggiornato il: 10 dicembre 2011