[ Rispondi | Avanti | Indietro | Su ]

Willy non cambia

Autore: willy
Email:
Date: Saturday 16 September 2000
Time: 08.08

Commenti

Non preoccuparti fabio, sono ancora molto innamorato di glenda, anche ieri sera l’ho sentita!, ho speso altre trenta carte di telefono ma non fa niente, so che parlare con quella cica mi fa star bene, mi fa affrontare meglio la giornata o la serata, sentire la sua voce mi apre il cuore, anche se mi fa venire una nostalgia incredibile dell’isla, mentre mi parla cerco di captare tutto quello che ho lasciato laggiù e quando la lascio mi immedesimo nello spazio temporale che potrebbe in quell’attimo trasportarmi la. Diciamo che i sogni che si intersecano nella mia mente sono tanti e alcuni impossibili, ma il sogno..the dream è solo una realtà interna a noi, e nulla più, dobbiamo cercare di viverlo come viene come giustamente dice Aldo. Io non smetterò mai di amare Cuba e Glenda, anche perché il punto di riferimento è lei, probabilmente la mia passione per questa cica immensamente fantastica mi sta portando all’abbandono totale del mondo italiano, leggendo il romanzino on-line “100 dollari d’amore”, mi viene in mente quello che mi sta capitando, ad esempio il cap 7, quando l’autore parla del fatto di non essere presente al lavoro, ecco, credo che avrò anche io presto una bella lavata di testa dal mio capo, il mio lavoro non mi soddisfa più, ed in ogni cosa che (cerco) di compiere nel lavoro appare sempre l’ombra della visione cubana, glenda è dentro di me e cammina con me, come Cuba e tutto il caribe, Secondo il mio punto di vista ci sono molte cose dentro di noi che ci sono rimaste di cuba e tutto il resto che non ce ne rendiamo conto neanche noi, oppure molti di noi reagiscono in maniera diversa agli stimoli che questi ricordi ci vogliono offrire. dico che nel reale ci concentriamo su noi stessi, sulle nostre potenzialità, sulle nostre emozioni, nella realtà percepiamo poco, l'esteriorità colpisce, dura e si scontra con l'altra realtà, diversa dalla mia, diversa dalla percezione, il contatto umano può essere profondo quanto vuoi..il sentimento è un'altra cosa, quello che vuoi tu almeno, quello che ognuno di noi vuole e diverso, tu sei cosi e basta, è una rete fittissima, ma sottile nella sua realtà, che vive e lascia trasmigrare emozioni, belle o brutte che siano, ma che appartengono solo a te. Le storie per me non finiscono mai,non sono mai riuscito a chiudere una porta, magari cambia il paesaggio, si evolve il rapporto ma raramente riesco a interrompere una relazione,un sentimento...essi si modificano dentro di me seguendo il mio mutare,il tempo dà loro contorni e spessori che non voglio mai controllare,forse per immaturità, però preferisco che il mio corpo espella o custodisca ciò che sente, visto che la mia mente da sola non è in grado di farlo. L'ossessività di un pensiero a volte su di me ha un effetto catartico,scaccia qualunque altra cosa,la rende banale e priva di interesse,mi consente di spingermi dove solo io posso stare,dove nessun conforto esterno può arrivare,tranne la musica, tranne cuba e tutto quello che è riuscita a trasmettermi dentro, tutto questo increspa lo spirito e lo rende terso in mille maniere diverse,instancabile magico nettare che consente di fuggire alla realtà e farcirla di fantasia, di sentimento, di me. La mia musica e Cuba fanno bene a me stesso e basta, e per farti bene intendo che ti facciano sentire tante cose,alcune che già hai provato,altre nuove e meravigliose,terribili nella loro violenza ma che sono in grado di stravolgere la morfologia del cuore,renderlo inaspettatamente audace e fecondo. Tutto questo mi porta spesso a capire che la mia vita potrebbe essere bella e felice solo nella isla grande, in mezzo a loro, insieme a glenda, forse solo laggiù sarei felice, poi torno istantaneamente alla realtà e dico…e se poi non fosse cosi??. Ritorno ad ascoltare Corazon Bonito di marcela morelo (spesso me la cantava e la ballavamo)la sua musica, e nettare vitale per me, senza sarei solo una nullità. Questo attimo di totale distaccamento dal mondo io lo chiamo crash and burn, dal bellissimo pezzo di "sheryl crow", questo stato,in un sottilissimo equilibrio tra dolore e estasi,l'estasi della sofferenza di un sentimento, che ti rende tanto più nobile quanto più cerchi di penetrarlo, che ti distrugge rimescolando ciò che avevi riordinato,che sembra ignorare ogni sforzo di cambiamento....Willy vive e lascia che la sua vita sfiori l’immagine di cuba e di glenda sempre dentro i suoi pensieri, sperando soltanto che lei sia li ad aspettarmi e a farmi sentire quei sentimenti magici, quei momenti intensi vissuti che si possano ripetere egualmente come sono stati incisi nella nostra vita, nel nostro momento che ora è passato, e che ritornino ancora in maniera analoga, pronti ancora a far rivivere brividi, emozioni, che solo glenda e quella lontana e magica isla mi possono donare.. Hasta siempre! willy


Aggiornato il: 10 dicembre 2011