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Autore: emiliano
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Date: Tuesday 04 July 2000
Time: 05.08.42
Le mie prime settimane all'Habana trascorsero lentissime,sembrava che il tempo si fosse in qualche modo fermato.Mi recavo all'ospedale Naval due volte al giorno(la mattina presto e verso le sette di sera)nel mentre mio padre,grazie a varie operazioni effettuate in modo brillante dai medici cubani, era uscito dal coma,e seppure in terapia intensiva,il pericolo di morte sembrava scongiurato.Apro qui una piccola parentesi per descrivere quel terribile incidente;-Erano le due di notte del mese di marzo,pioveva,mio padre si trovava al 1830 insieme alla sua ragazza del momento ad una amica ed al jinetero più jinetero che abbia mai conosciuto(Rafael),stavano cercando un taxi particular per rientrare a Guanabo,quando,sfortunatamente,si fermò una jeep bianca (TUR)con alla guida un amico del jinetero,tutti montarono velocemente su quella macchina,che all'intermitente di Guanabo si schiantò a tutta velocità contro un palo.Il conducente morì sul colpo,la ragazza che accompagnava mio padre venne quasi decapitata,,Rafael se la cavò con l'asportazione di un rene,di mio padre già sapete,l'unica che uscì indenne fu l'altra ragazza.Lo stato cubano,stabilì che seppure mio padre non avesse nessuna colpa dell'accaduto doveva provvedere a pagare le spese mediche,che per tre mesi di degenza in quell'ospedale ammontarono a ben 43mila USD.Pagò solo una parte prima di tornare in italia con l'impegno di saldare il rimanente entro una data indicata in un accordo scritto,non saldò mai,ed è per questo motivo che non può più mettere piede a Cuba.