E' vero il primo volo è stato tremendo con la puzza di piedi dello spagnolo, erano i primi anni 90 o giù di lì dopo aver viaggiato in america latina e altro(ma questo non importa) DOVEVO arrivare a Cuba per un mito il CHE, noi (quelli della mia generazione) avevamo dei miti,l'eroina,il sessantotto ,il movimento,i viaggi, e il CHE...e dove se non a Cuba per "incontrare" il mito,il mausoleo, l'effige a la plaza de la revolucion, scoprire la sierra, e HASTA A LA VICTORIA SIEMPRE, dove se non a Cuba. E allora 1° viaggio no non pensavo alle "donnine" cubane.Per natura ho sempre preferito la passione ,l'intrigo amoroso,l'attrazione sessuale ,la complicità anche tra due estranei ma che gli passi un lampo di passione,il sentirsi e sentire ,l'io ti voglio e tu mi vuoi,insomma quel tin che passa ,quella attrazione che succede tra due persone, e questo può succedere a cuba come dal salumiere.il desiderio di sentire il suo odore,il suo sapore,il vederla nel momento del suo orgasmo ,il piacere per il suo piacere , la voglia di dare e l'istinto di avere ma tra due persone completamente coinvolte in questo,anche senza l'AMORE ma solo per il gusto di soddisfare un desiderio.Ma torniamo alle avventure cubane:S.Clara dopo il mausoleo una negretta mi invita e parlo scherzo con lei mi porta a cena e poi la disco del hotel mi racconta i suoi problemi e io ubriaco di ron per quanto posso la ascolto, mi invita in una casa particular e ci vado nel salire le scale con lei davanti le guardo le mutandine e il culo rotondo,la cosa mi eccita,facciamo il contratto con la signora per la casa,deposito lo zaino e via a letto!!lei continua a parlare dei suoi problemi mi dice la sua necessità il costo,io mi addormento mentre lei cerca approcci impossibili mi sveglio dopo un poco e non trovo nè la negretta nè lo zaino...pace..Trinidad mi si accolla una mulatica si propone come guida e io l'ascolto poi passata la giornata e la serata si propone per la nottata mi dice che non sà dove andare a dormire e io le credo e la invito lei mi fa capire la sua necessità ci prova ,non mi piace, capisco che lo fa per dovere ,e gli dico di no ,lei piange mi racconta del figlio piccolo,dei problemi e così facciamo mattina mi alzo andiamo a la tienda (a quei tempi l'unica che c'era)gli compro una gravadora e en paio di scarpe gli lascio dei soldi e via .La Habana a la Cecilia una cubana bellissima ancora oggi mi ricordo i suoi sguardi i suoi sorrisi l'alone di sensualità (e questa vi giuro me la sarei s...ta per una vita)questa ragazza di cui non sapevo il nome attorniata da 4 messicani lei mi guarda io la guardo scopavamo con gli occhi,prendo il coraggio la conosco gli parlo e intanto i messicani si incazzano, lei mi dice che si è appena sposata con uno dei messicani gli propongo di salire su un taxi e scappare con me lei mi dice "no non adesso" e poi i pugni le pedate gli schiaffi e il buio agli occhi mi sono trovato 4 messicani che mi stavano massacrando e dio come picchiano stì messicani,dopo vedo solo lei che sale costretta(magari lo penso io)su un carro accompagnata dai 4 messicani..adios mi amor...La habana playa Bacuranao LEI ma questo non lo racconto perché è ancora la mia LEI.. Adesso tocca a voi se volete raccontare se volete farci capire.
Vi racconto l'incontro con una cubana in discoteca, lei era bellissima chiara ma abbronzata, magra ma formosa, mi racconta che non era una frequntatrice abituale di disco, ma era in ferie (lavorava in un albergo) quindi ... le offro da bere, balliamo ci conosciamo meglio, ci piacciamo (??!!), le dico che ho problemi nella casa particular dove alloggio e non posso ospitarla, lei ribatte che vive sola e mi avrebbe ospitato lei e il giorno dopo avrebbe cucinato ecc..... io ero al settimo cielo, dovevo cambiare città il giorno dopo, disdico tutto alle 24.30, lei all' 1.30 mi propone di mangiare un pollo con le patate, lì in disco, le do 10 dollari, dopo 5-10 minuti torna con le patate, va a prendere il pollo .....non l'ho + vista....non vi dico l'incazzatura avanti il prossimo.
Bella storia, Rataplan! Io invece non ho avuto la tua "fortuna"... Te almeno prima di conoscere la tua hai avuto modo di conoscerne altre... Io ne ho conosciuto una e mi sono fermato... Questa è la mia storia...
Tre anni fa feci una bella vacanza di un mese y pico passando i primi dieci giorni a Tulum (Messico) e dintorni, ed i restanti 25 giorni a Cuba. Era la prima volta che ci andavo. Volevo conoscere da vicino il mito di questa isola, ultimo baluardo del "comunismo reale". Avevo letto alcune cose sulle mille contraddizioni, l'allegria negli occhi della gente nonostante la difficoltà di tirare avanti ecc... Volevo conoscere e parlare con la gente e vedere da vicino la realtà concreta piuttosto che passare giornate intere sotto il sole (pensai che i dieci giorni di mare fatti a Tulum potevano bastare...). Queste insomma le aspettative.
I fatti. Arrivai all'Avana da Cancun (un paio d'ore di volo) e siccome non conoscevo nessuno, dato che viaggiavo da solo, mi precipitai a trovare un amico di un mio amico che viveva buona parte dell'anno a Cuba e che quindi sarebbe dovuto essere un buon conoscitore dell'isola. Scoprii invece che il tipo non conosceva un fico secco di Cuba, a parte la mappa completa dei locali dell'Avana ed una miriade di "zoccolette" che gli ronzavano attorno come se avesse il miele. In pratica uscii con lui la prima sera e poi lo mollai con le sue chiquite. Inutile dire che mi aveva invitato più volte ad attingere al suo piccolo harem... Dato che il suo modo di fare onestamente mi dava ai nervi, non avevo nessun motivo per restare in sua compagnia, e già dal secondo giorno me ne andai per i fatti miei da solo in giro per l'Avana.
Il secondo giorno del mio soggiorno all'Avana, dopo una discreta scarpinata sotto il sole dal Capitolio, passando per calle Obispo, la Catedral, Plaza de Armas, ecc... mi ritrovai coi piedi gonfi a bere una sacrosanta cervecita in un bar per la strada, dalle parti di Plaza 13 Marzo, vicino al museo della Revolucion, dove vendevano solo birra alla spina. Accanto a me c'erano tre ragazze, ma avevo altro per la testa e non ci feci tanto caso. Poi due si allontanarono ("saranno andate al bagno" pensai...) e così cercai una scusa banale per attaccare bottone con quella rimasta sola. Le offrii un'altra birra e continuammo a parlare. Una birra dopo l'altra ed arrivò l'ora di cena. Le chiesi se voleva venire a cena con me. Lei accettò senza esitazione. Cenammo e poi andammo a ballare al "Pico Turquino" (prima ed ultima discoteca dell'Avana: rimasi inorridito dalla quantità di cinquantenni circondati da bambine che potevano essere le loro nipoti!) e quindi andammo a "casa" mia. Non facemmo nulla... e parlammo tutta la notte... E per le tre notti successive, idem! ("Che sfiga bestiale!" pensai... "proprio ora le dovevano venire le sue cosette!")
Per tutto il tempo della vacanza però restai con lei, e con lei ho passato i giorni più belli della mia vita, in giro per l'isola... Passammo da Santa Clara e Trinidad. Poi conobbi la sua famiglia divisa tra Las Tunas e Ciego de Avila, ed arrivammo fino a Santiago (volevo a tutti i costi vedere il santuario del Cobre di cui avevo tanto sentito parlare...). In particolare a Las Tunas vidi da vicino, molto vicino, in che condizioni vivono i suoi.
In effetti andai molto al di là delle mie aspettative... Il primo impatto con lo stile di vita de "los guajiros" non è facile per noi. Vivere con loro, toccare con mano i problemi che tutti i giorni devono affrontare è un'esperienza unica. Mi resi conto che le letture fatte, i filmati visti fino ad allora su Cuba non erano nulla in confronto all'esperienza. Con la mia Luisita poi ho trovato subito un'affinità che non avevo mai trovato prima con nessun'altra. Voglio tenere i piedi ben piantati per terra, per cui non voglio illudermi troppo sul fatto che possa essere vero amore... Fatto sta però che io ogni volta che torno in Italia, faccio il conto alla rovescia per la prossima volta che devo tornare, e mi viene la pelle d'oca solo a pensare che fra 12 giorni la rivedrò!!!!
Voglio raccontare anche io un'esperienza che mi accadde a Cuba durante la mia permanenza. Disponendo di una settimana di ferie, e avendo conosciuto una turista spagnola con cui andavo molto d'accordo e mi piaceva, avevo deciso di non andare nel solito Messico (posto piu' breve da raggiungersi). Santo Domingo non mi ha mai entusiasmato, la Giamaica sinceramente non mi attira molto....cosa faccio? un giro 'profondo' di Cuba, per mostrare alla turista che sono una buona guida. Bene, io e la chica spagnola prendiamo la carretera central con la mia HK (con aire....menos mal!)......e, prima tappa di un lungo itinerario...Santa Clara. Arrivo alle 13 circa dopo due ore di auto, fermata alla 'CONCHA' (esistera' ancora?)..unico ristorante che aveva un minimo di decenza esteriore e prezzi tutto sommato onesti.....e ricerca del posto dove dormire...andiamo al Parque. Normalmente, avendo la targa HK amarilla, non ho mai avuto 'assalti' per vendita di sigari,ron, chicas, casas..ecc., pero' questa volta si avvicino' a noi un simpatico negretto. Lo stesso ci propone una bella casa particular con aire al prezzo di 20 dollari. Ben consapevole della 'comision' che gli spetta, e vista l'aria simpatica, acconsento, anche se so che in quella citta' si potevano ottenere a meno...avevo una fretta boia di andare alla piscina del LOS CANEYES perche' faceva un gran caldo. Bueno, la prima cosa che gli dico è che la casa 'debe tener privacidad', perche' non voglio nessuno in mezzo alle palle..altrimenti non se ne fa nulla.....giura e spergiura che è cosi'. Il negrito simpatico ci fa strada con la sua bicicletta fino ad arrivare a una palazzina dove lo lascio salire per primo e attendo (così puo' dire alla padrona cio' che gli deve dire e la sua commissione), poi ci chiama, saliamo al terzo piano e troviamo una bella casa decente davvero, con una ragazza cubana seduta su un divano nuovissimo abbracciata a un altro cubano, e la 'mama' che ci accoglie con un sorrisone. Sul mobile della cucina (anch'esso nuovo), campeggiava una foto della stessa ragazza abbracciata a un tizio 'bianco e rosso' scopriremo poi che era il suo fidanzato canadiense che aveva contribuito generosamente a rendere quella casa bella...e che....la trovava ovviamente sempre in casa...quando si alzava dal divano..jajajaja, pero' questa è un'altra storia. Bene, la casa piace, la signora dice 'sara' libera per le 20', tutti felici e contenti, decido di fermarmici 3 notti perche' Santa Clara la avrei usata come 'base' per escursioni a TOPES, CIENFUEGOS,i CAYOS, ecc. e pago anticipatamente 60 dollari alla padrona. Molliamo le borse, la signora ci da' le chiavi e...via in piscina finalmente! Il negretto sorridente ci dice se sappiamo dove andare a mangiare...sa dove portarci se vogliamo....pero' dinieghiamo, so gia' che alla sera non avro' voglia di uscire. Bene, alle 20 ritorniamo, stanchi, saliamo le scale e......troviamo la famiglia al completo che sta cucinando..un odore di fritto bestiale e il sorrisone che ci dice....tutto bene? ecco, ho preparato la vostra stanza! CHE? DICO IO....QUALE STANZA? lei ci deve lasciare libera la casa...aveva detto che dopo le 20 era libera! La 'gentile e meritevole signora'...diventa di colpo truce e cattiva..''NO SENOR...YO MI CASA NO LA ALQUILO TODA, ALQUILO SOLAMENTE UNA ABITACION...Y YO ENTENDIA LA ABITACION LIBRE DESPUES LAS 8 DE LA NOCHE....'. Lo siento mucho.....E io ovviamente gli ho detto che non me ne fregava niente..e che volevo indietro i soldi....tutta la famiglia si è messa dura...la chica spagnola si è spaventata e allora ho detto alla signora e alla sua bella famigliola....'signora, se non mi rida' i soldi....ora esco di qua (e alcuni miei amici sanno che sono qua percio' non pensate cose strane...), e vado dal primo policia che trovo e gli dico che lei alquila ilegalmente, me desaparecio' ropa de mi equipajes y que usted me ofrecio' de comer carne de rez' y langosta a 20 dolares.....' MENTIRA'! grito' la senora....pero' poi...rassegnata e con la faccia SCAGAZZATA per la paura...mi dice...SI BUENO, PUEDO DEVOLVERLE EL DINERO...pero falta la COMISION del negrito..15 dolares! EH NO! ahora usted me dice por favor quien es el tipo y donde esta'....PERO' YO NO LO CONOZCO! replico' la signora.....se solamente que esta' con sus amistades en el parque.....le ho creduto e ci siamo allontanati ..erano ormai le 9 di sera...lo trovero' il maldito negrito? Non deve prendermi per il culo, non ce la deve fare! Non deve pensare che gli italiani sono un popolo di fessi e raccontarlo ai suoi amici....(allora non avevo ancora visto ne' sentito certe cose che tanti nostri connazionali hanno combinato o si sono fatti combinare).....Risultato.....LITE CON LA CHICA SPAGNOLA, che non voleva che andassi a cercare il negretto. Al mio netto insistere deciso....mi dice di fermarmi, e decide di prendersi un taxi e andare all'HOTEL LOS CANEYES, si sente piu' tranquilla...e non vuole palle...forse ha ragione ma io ho le palle girate. Lei se ne va...non la rivedro' mai piu'....bella fregata maldito negrito...ho perso anche la donna..perdipiu' straniera!!!!! Bene, solo e incazzato arrivo al PARQUE....c'è il passeggio serale tipico di Santa Clara nella piazza....non vedo il tipo....vedo un gruppo di negritos e decido di andare da loro....HOLA AMIGOS..COMO ANDA? Yo estoy buscando un chico que unas horas antes...me llevo' hacia una casa particular en la calle fulana....ustedes lo conocen? Nessuno rispose..allora ho spiegato loro che lo cercavo per ringraziarlo, perche' mi trovavo molto bene e che volevo essere da lui portato a mangiare l'aragosta perche' me l'aveva promesso......ci sono cascati. Nel giro di 5 minuti il tizietto è arrivato....gentilmente lo faccio salire sull'auto salutando cordialmente gli altri (erano almeno in dieci..non si sa mai)...e mi domanda baldanzoso...y la ESPANOLA?...Esta' en la casa..ahora vamos de ella ....bene, mi fermo immediatamente in una calle e lo prendo per il collo premendolo contro il vetro del finestrino.....si caga addosso letteralmente...io mi meraviglio di me stesso per la cattiveria che di norma non ho...e mi dice PERO QUE PASA??? QUE QUIERES??? Nada....si quieres llegar sano a tu casa devuelveme el dinero ...15 dolares..ahora mismo!! Bueno, no puedo....mi dice..e tenta di arrivare con la mano alle scarpe...che poi scopriro' essere nuovissime e con ancora il filo della 'tienda' attaccato........SI ERA COMPRATO LE SCARPE NUOVE! Risultato? il 'duro' max123 scoppia a ridere nell'auto con il negrito che lo guarda stupito e poi comprende anche lui......che l'incazzatura mi è passata...ho perso la chica, non so dove cazzo andare a dormire, non ho mangiato niente e mi sono sputtanato il primo giorno di ferie...... Risultato..il negrito mi porta da un suo parente questa volta senza fregature, che con 10 dollari mi fa pernottare in una stanza decente e con aire......ACCONTENTIAMOCI! Vi aspettavate una bella avventura sessuale? No..fregati...e fregato io. Un abbraccio a chi ha avuto la pazienza di arrivare alla fine del pasticcio
Molto sinteticamente la mia storia: la spagnola (in realtà basca) l'ho conosciuta durante una settimana di vacanza in loco, poi dopo un paio di anni di avanti e indietro lei venne in Italia, la cosa funzionò per qualche anno al punto che i suoi già premevano per il matrimonio ma alla fine ci furono un po' di problemi e terminò in maniera burrascosa; lei conobbe un sudamericano e adesso vive al suo paese felicemente (lo spero per lei) sposata.
Con mia moglie (cubana) la storia sembra quasi ricalcata con la carta a carbone (tranne il finalino, che almeno finora è happy end). Conobbi anche lei durante una settimana di vacanza in loco, mi ispirò nonostante tutti i dubbi che si possono avere venendo a contatto con una realtà che prima neanche immaginavo (e con molti meno prosciutti sugli occhi di quanto possano supporre i più cinici), tornai per conoscere meglio lei, famiglia etc ... (tra l’altro si sono comportati benissimo con me fin dal primo momento, con molta sincerità sia da parte loro che da parte mia. Era gente semplice, magari un po’ guajira e non abituata a trattare con i turisti, e ce la siamo passata alla grande). Allora ho deciso che o mi giocavo il tutto per tutto o lasciavo perdere e magari tornavo a battere la penisola iberica (ormai con trent’anni suonati volevo sistemarmi una volta per tutte).
Ho parlato molto chiaramente a mia moglie e familia su cosa la avrebbe aspettata qua, e mi sono sposato nel dicembre 1996. Inizio 1997 lei era in Italia; i primi tempi problemi (di ambientazione) a non finire, ma ha reagito bene e si è rivelata una ragazza seria, lavoratrice, tranquilla e senza tanti grilli per la testa.
Vado per i 6 anni e mezzo di matrimonio e direi che le cose vanno per il meglio, anzi con il tempo molti problemi iniziali sono scomparsi e lo vedo sempre più stabile (anche se per principio non do mai nulla per scontato).
Concludendo, per quanto riguarda la MIA esperienza il bilancio è più che positivo. Nonostante questo non posso dare del tutto torto a chi ha una visione più cinica, perché in 8 anni di frequentazioni cubane – lì e qui - ne ho viste di cotte e di crude, e molta gente che ho conosciuto ha tutte le carte in regola per avere una pessima opinione di alcune/i cubani, ma non concordo con chi dà per scontato che tutti si comportino allo stesso modo e che tutte le storie debbano finire nella stessa maniera.
Ritengo che con un po’ di buon senso e una certa dose di fortuna si possa avere delle belle soddisfazioni cubane (ma che è anche sempre indispensabile mantenere una certa “sana diffidenza” fino a prova contraria).
Blanquito fresco è un nomignolo che mi ha appioppato mia suocera e il vicinato: fresco sta per impertinente, senza peli sulla lingua, descarado; blanquito si riferisce al colore della pelle ... e non in senso vezzeggiativo. Suppongo in reazione alla mia frase frequente quando mi arrivano richieste un po’ troppo pressanti "esos negros me estan tocando los cojones" !
30 dicembre 1997
Io ed il mio compagno di viaggio eravamo nella simpatica cittadina di S.ta Clara, avevamo deciso di fare uso dei mezzi cubani per fare un'esperienza veritiera della vita cubana, quindi eravamo li ad aspettare il treno l'Especial N° 1 che avrebbe dovuto passare li alle 0.00, nel pomeriggio avevamo assistito alla ricostruzione della fase finale della Rivoluzione, quando i resti dell'esercito di Batista si erano rifugiati in quello che è ora l'hotel santa clara libre, i ragazzi delle scuole vestiti da militari avanzavano nella piazza antistante la stazione ferroviaria esplodendo colpi a salve con un ak47....simulando i movimenti dell'esercito rivoluzionario comandato da Ernesto "Che" Guevara...molto suggestivo...
Il treno comincia ad essere in ritardo...un cubano seduto accanto a me, comincia a disquisire.. dicendo che la prima ferrovia sudamericana è sta fatta a Cuba...ma che adesso è l'ultima del mondo...in quel momento il ritardo era solo di tre ore per contrastare la sonnolenza cominciai a gironzolare nella stazione, già più volte ero andato a chiedere informazioni ad una ragazza molto carina che lavorava nella stazione, una specie di "attendente alla sala d'aspetto" in pratica chiedeva il biglietto a chi si accingeva ad entrare in stazione e dava informazioni, gli chiesi se eventualmente potevo essere rimborsato e partire domani e cose di questo genere, ritorno dal mio socio e gli comunico che non c'erano novità, faceva abbastanza freddo forse 16 gradi che per i cubani è una temperatura polare...io stavo bene ma faceva freschetto comunque... improvvisamente mi si avvicina la morena che lavora in stazione e mi chiede se volevo fare 4 passi con lei...e cosi fu... cominciammo a parlare..le solite cose... suo padre lavorava per la ferrovia ed aveva fatto assumere anche lei, sua madre si era risposata con un'altro ecc. ecc., poi notando che lei aveva freddo la cingo con le braccia per riscaldarla, lei mi dice." guarda che ti ho chiesto solo di fare 2 passi nient'altro" ed io:" ma hai freddo! sto cercando solo di scaldarti querida"....lei mi dice:"tienes una cara da zorrito..." ed io che allora non avevo capito una mazza di che mi avesse detto: "perchè dici cosi? io sono un ragazzo buono"... e le do un bacetto sulla guancia, continiamo a parlare abbracciati stretti stretti e le do un'altro bacetto...lei mi dice:"che fai??" ed Io:" ti ho dato un bacetto" e lei:"è già il secondo" ed io "ecco vedi..io te ne ho dati 2 e tu nessuno..non è giusto!!" lei annuisce con la testa e ci scambiamo uno dei più dolci, caldi lunghi baci della mia vita...l'eccitazione mi sale alle stelle, le mie mani accarezzano il suo corpo che e sodo da paura...avrei voluto possederla in quel momento, poi arriva un cazzone cubano che gli dice di tornare al lavoro che potrebbe arrivare un ispettore... grrrrrrr, cosi torniamo dentro la sala, ma li ovviamente non la potevo toccare il mio socio mi guarda e mi mostra il pollice alla fonzie come per dire "ben fatto men" ,purtroppo dopo solo 5 ore di ritardo arriva il treno....c'e una confusione bestiale..e perdo la ragazza di vista, mostriamo il biglietto ad un conduttore che ci indica il fondo del treno(lunghissimo treno dannazione)...arrivati alla carrozza giusta, le ragazza mi affianca...che gioia! speravo di poterla salutare, incurante della gente che va e viene lungo il marciapiede ci scambiamo baci infuocati sino che non mi invitano a salire,lei mi lascia un biglietto con il suo indirizzo...e mi dice:"scrivimi"...ci sono stati molti altri viaggi, molte altre storie e purtroppo non le ho mai scritto...ma quel biglietto lo conservo ancora....il treno parte...sembra la scena di un film ..ci salutiamo per l'ultima volta..non l'ho più rivista...il treno e scassatissimo, nel bagno no c'e la luce, ma le poltrone sono grandi e comode...ci rilassiamo un po', tra cinque ore saremmo per la prima volta a Camaguey...ma questa è un'altra storia....
L'impotenza è una sensazione terribile da provarsi, soprattutto se si sa di essere in 'condizione di superiorità rispetto alla media di persone che ci circondano. Era infatti una 'condizione di superiorità quella che mi caratterizzava e caratterizza qualsiasi straniero turista o vivente a Cuba. La superiorità dettata non da motivi etnici o religiosi, ma dovuta al fatto che economicamente, ci si può permettere di vivere meglio della maggioranza degli altri. E' in questa ottica che, pensando di fare cosa buona (e convintissimo di averla fatta), 'adottai' una famiglia (padre,madre e due figli piccoli), che vivevano in un 'pueblito' posto tra la 'carretera central' e l'autopista nacional. Questa famiglia la conobbi durante un'escursione a caccia di 'nuove strade' che mi facessero arrivare prima da Varadero a Cienfuegos-Trinidad, e, con la fortuna solita che mi ritrovavo....dopo aver girato per ore intorno a degli immensi 'aranceti' con l'auto, all'imbrunire....restai a piedi come un fesso 'sin gasolina'. Il galleggiante del serbatoio scoprirò più in la che era rotto e segnava sempre il pieno (fesso a non accorgermene!). Risultato, mi trovo in una strada piu' o meno alle 6 di sera, gia' diventato buio, senza che passi un cane, nemmeno una bicicletta, e purtroppo, sufficientemente lontano sia dall'autopista, che dalla 'central'. Non ho mai amato il cellulare, soprattutto quelli di Cubacel che ti dissanguavano e allora....via a piedi a cercare aiuto con l'inseparabile tanica che mai deve mancare a chi viaggia in Cuba..e che...ho sempre tenuto vuota (penso giustamente), perche' non si sa mai. Dopo un bel po' che cammino a lato dell'unico nastro asfaltato che c'è...ed essere consapevole che chi mi aspettava a Cienfuegos ormai si sarà messo l'anima in pace...vedo delle luci in lontananza. Un pueblito! L'atmosfera farebbe commuovere qualsiasi ragazza europea o di paese 'ricco', in quanto molto romantica...le conosciamo le stelle che si vedono nelle notti del Caribe, l'aria pulita e tiepida, nessun rumore a parte quello di qualche animale o uccello notturno.......PECCATO CHE NON CI SIA CON ME ALCUNA RAGAZZA, E MI GIRANO LE PALLE PERCHE' MI FANNO MALE I PIEDI. Arrivo nel pueblito...le case sono quasi tutte di 'madera' ed è veramente povero...tanto povero che il 'neon' se lo possono permettere in pochi. Qualcuno ha anche acceso l'immancabile televisione bianco e nero dove riesco a sentire la sigla logorroica del 'noticiero'..è tardi! Nessuno c'è nelle minuscole stradine sterrate che circondano questa (trentina?) di case di madera...devo bussare. Mi apre un tizio con due baffoni stile Saddam, e subito dietro gli corre una bimba tutto pepe che avra' 3 anni...che sveglia! Arriva l'immancabile moglie con in braccio un neonato....sono spaventati....chi sara' questo straniero? cosa vuole? Saluto gentilmente e spiego il mio problema.....In Italia, nel 90 per cento dei casi nessuno avrebbe aperto o mi avrebbe detto 'cazzi tuoi'! Invece quest'uomo e la sua famiglia si dimostrano veramente amabili. L'uomo è un contadino e cerca di arrangiarsi come puo' per tirare avanti, non ha alcun tipo di mezzo a motore e pertanto niente gasolina.....come fare? Si mette a chiedere a tutte le case del suo pueblo...ma nulla la gasolina non ce l'ha nessuno. Intanto mi fa accomodare nella sua casa, povera...molto povera, con un piccolo barlume di dignita' (bicchieri di latta), niente acqua corrente ma una fontana a pompa fuori, il 'bagno' è un angolo orribile fuori pochi metri dalla casupola, campeggia un letto matrimoniale consunto con una brandina dove i due bimbi dormono insieme......sul pavimento una bambolina rotta che qualsiasi bimbo italiano nemmeno oserebbe guardare. Bene, il capofamiglia vede la mia disperazione e si ricorda che, un suo cugino, in un pueblo a 10 km da li' ha un 'carro americano' ed è sicuro che trovera' la benzina.....PRENDE LA BICICLETTA E LA MIA TANICA ....E VA! Sono commosso, la tanica è da 10 litri e la benzina 'de la calle' la vendono a 0,50$ pertanto 5 dollari possono bastare. Gli do 10 dollari, dicendo che gli altri 5 sono per il suo disturbo.....la faccia diventa cattiva....mi chiede 5 dollari e 'no mas', anzi, insiste perche' dice che sicuramente il suo 'primo' non ha il resto.....provvedo imbarazzato. Nel frattempo, nel piccolo pueblito si è sparsa la voce....io mi siedo per rispetto fuori dalla casa del signore, su una specie di sedia di legno e cominciano a fioccare le domande da parenti e amici 'di dove sei?' 'cosa fai qui?', que te paso'?.....Italiano?....mafia, spaghetti, raffaella carra'......tutto in un'atmosfera veramente festosa. In un bicchiere di latta mi viene offerto l'immancabile 'ron' che, pur non bevendo, devo accettare per non guastare la bella atmosfera. Davvero una sensazione diversa.........nulla a che vedere con la vita da albergo o da 'casa particular' che ho sempre fatto...nulla a che vedere con la vita delle tipiche citta' cubane o dei paesoni.....questa è 'vida de campo'. Le zanzare mi massacrano, i bambini ridono a vedere quanti schiaffi mi do' dappertutto.....ma perche' pungono solo me???? boh! E' tardissimo...questa gente non va a dormire..mi tiene compagnia sapendo che aspetto l'uomo che mi deve portare la benzina....e...tutto sbuffante....arriva con la gasolina. Tutti quando lo vedono arrivare con la gasolina sono allegri per me.....incredibile, qualcuno mi offre casa sua per fermarmi a dormire....'manana te vas italiano!' ahora es muy tarde! Diniego, guardo fisso negli occhi quest'uomo che non conoscevo e che ha lasciato la' la sua famiglia per trovarmi la gasolina senza pretendere nulla......non ci credo ancora. Entro in casa sua per discrezione e gli voglio regalare 20 dollari.....non c'è verso....anche la moglie, finora zitta e osservatrice....ora interviene diniegando....'amistad!' ....'hermano...sabes lo que es el amistad?'.....En Italia no hay mucho.....volevo dirgli...Risultato: l'uomo mi accompagna facendosi dare un'altra bicicletta da un paesano...fino all'auto. Riportera' indietro da solo anche l'altra bicicletta.........'ciao mi hermano' mi dice...gli stringo la mano forte e gli dico....gracias mi amigo...un dia vamos a encontrarnos de nuevo..... 'Seguro de no quererte quedar en mi casa?'....NO, NO grazie......'debo propriamente irme....dime solamente como alcanzar la carrettera central por favor'.... Non so come cazzo sia stato....ma la carretera central non era lontanissima! ma che giro avro' fatto?....boh...fatto sta che ritornando a casa...non ho potuto fare a meno di pensare a quella famiglia....che poi adottero'. Mi resteranno sempre in testa gli allegri commenti del pueblito, el ron, i bambini, le zanzare...........questa è Cuba!
Sono passate settimane....la routine prosegue...lavoro, noia, la spiaggia non la guardi piu' come i primi tempi....le chicas? Passata l'euforia iniziale.....fanno parte dell'arredo urbano e poi..non so perche'..non mi sono mai voluto legare eccessivamente....tutto cio' premesso..molti del forum non ci crederanno ma ci sono stati tanti momenti in cui è facile domandarsi a Cuba....'e oggi domenica.. che cacchio faccio?'. La mente lavora e.....preso da un attacco di nostalgia-curiosita' prendo l'auto....cerco di raggiungere una tienda abbastanza fornita di varadero e......faccio una grande spesa...Una spesa che un italiano di norma non fa......frijoles, garbanzos, olio per cucinare, leche en polvo, riso, scatolame, nesquik, caramelle......una bambolina e un juguete per neonato.....e via....verso la 'central'. Destinazione? la famiglia che mi aveva aiutato nella famosa circostanza.......li trovero'? Sicuro....li trovero'....il tempo è passato, le conoscenze anche stradarie cubane sono aumentate, è giorno....li trovero'. Ottimista....dopo un lungo peregrinare ...arrivo grazie all'indicazione di un 'campesino'....al pueblito! Li trovero'?...pensavo tra me e me..saranno in casa?...Poi..rapido a darmi dello stupido....dovevo smetterla di ragionare all'europea....loro non avevano l'auto nè i soldi per farsi il 'fine settimana' o andare a mangiare dai suoceri......loro facevano 'vida de campo'. Arrivo con la mia malefica toyota (galleggiante a posto ovviamente...), riconosco subito la casa e mi fermo davanti. La porta si apre e mi accoglie il gran sorriso de la 'senora de casa' e dei suoi bimbi....'hola senora....me reconoce?'...claro que si....como estas ?...mi marido no esta' pero entro de poco llega.....mi invita in casa. Per rispetto tergiverso e mi invento che devo sistemare l'auto, poi entrero'...OTRA VEZ? mi dice la signora ridendo....no,no....es cosa de poco...rispondo io sghignazzando...ha perfettamente capito perche' sto fuori....pero' viaggiando mi sono reso conto che in molte popolazioni, il rispetto di questo tipo..è importante. Apro il cofano è tiro fuori 'la spesa', per non far accorrere tutto il pueblo...e per discrezione, porto tutto dentro e appoggio sul pavimento...nel mentre...arriva il marito che mi riconosce al volo 'hola mi hermano!'....'no lo puedo creer!'....como estas?....bene grazie, rispondo....son passato a trovarvi per ringraziarvi di tutto.....Non devi ringraziarci di niente, dice il capofamiglia con il cipiglio duro di quando rifiuto' i venti dollari. Allora gli dico...'amistad...sabes que es el amistad?' e lo prendo sottobraccio...scoppia a ridere e entriamo. Apro i sacchetti, come si vede tirar fuori tutti quegli alimenti, bibite, cerveza, farina, ecc.....non sa che pesci prendere, vorrebbe parlare, ringraziare, ma è visibilmente imbarazzato....DEMASIADO! DEMASIADO! dice....un gridolino di sorpresa lo ha la madre quando vede i regalini per i bimbi.....la piccola peste camminante gia'si appropria della bambolina e la mamma gliela toglie arrabbiata....'dile gracias a tio! dile gracias a tio!'...e la piccola peste.....con due occhi meravigliosi mi dice 'gracias tio!' mi sciolgo.......e chi me l'ha mai detto gracias tio nella mia vita? L'imbarazzo del capofamiglia prosegue.....ma dove la metto tutta questa roba? mi dice....beh, nel frigorifero intanto...scoppia a ridere....fesso che sono...il frigorifero non ce l'aveva.....ossia lo aveva, ma ormai aveva penso compiuto i 50 anni e si era rotto, campeggiava in casa come ornamento....e come 'armadietto', andava da un vicino per prendere le cose fredde che da lui depositava....in attesa di poter riparare quel rudere che non ricordo di aver visto nemmeno in casa di mia nonna....... Imbarazzo generale....ricordo che la signora che mi preparava 'langostas' a Santa Marta, ne aveva uno da vendere, vecchiotto ma decente e allora...comincia il ballo.....JOSE' vamos.....vente en el carro..mi guarda stordito....vente..rapido! Via verso Santa Marta....La senora mi accoglie come sempre festosa....spera che come è accaduto altre volte, venga con qualche straniero a mangiare aragosta...è delusa quando vede scendere un cubano dall'auto..pero' riconquista il sorriso quando le dico che sono venuto a comprare il frigo?...'Compraste casa en Cuba italiano?'..mi dice...no no, usted sabe que no se puede...allora mi scruta curiosa e gli chiedo quanto vuole....100 dollari....'non se ne parla neanche'...'grazie voy a la tienda y con 100 mas lo compro nuevo....balle ma dovevo dirlo...'....'pero' es bueno...es ruso....le cambie' ahora el motor de arranque'.....dice la signora....'el motor de arranque?....guardi che non è un'auto...' gli dico....e scoppiamo a ridere.... Alla fine cede per 60 dollari....JOSE' mi guarda con la faccia strana e mi aiuta a caricare il frigo in auto...che casino! Lo mettiamo nel cofano legandolo e sporge di brutto ...pero' pazienza....andiamo. Riprendiamo la strada.....a CARDENAS...sfiga di tutte le sfighe....ci ferma la PNR. Buongiorno companero...Cosa trasporta? Il frigorifero del mio amico, era rotto e lo abbiamo portato a Varadero a aggiustarlo...vedo la faccia di Jose' che si cacca sotto....Il policia lo guarda e gli chiede dove vive e il carne'...non ce l'ha dietro...nella fretta l'ha lasciato a casa. Casino....lo fanno scendere e allora giu' anche io a cercare di fargli da avvocato....dopo una lunga discussione...lo lasciano andare...da notare che a me nemmeno hanno chiesto come mi chiamavo. Ci sarebbe una multa perche' non si possono trasportare cosi'le merci...mi dice.......a pochi metri c'è una tienda a 'gabbiotto'....chiedo 'con permiso' e la raggiungo rapido a piedi..compro due 'cristal' e ritorno....gli dico...'gracias por la compension' e gli do le cerveza dicendo.....da bere dopo il servizio...vamos JOSE'.... I poliziotti prendono, salutano e ci allontaniamo....JOSE' è pallido...si è letteralmente caccato sotto....LOCO! ERES LOCO! como puedes decir que el refrigerador es mio????? 'porque' es la verdad'...gli dico. 'QUE?'. SI,es la verdad...es tujo...que quieres que hago yo con un refrigerador ruso? yo no comprendo el ruso...jajajajaj...mi guarda inebetito...la cosa non lo fa ridere. Arriviamo a casa sua.....solita moglie e bimbi sulla porta, scendiamo dall'auto...anda JOSE'..ayudame.....mi aiuta a scaricare il frigo senza dire niente...e la moglie domanda..pero' di chi è? Il vostro...dico io, è un mio regalo, cosi' non dovrete andare piu' dal vicino per prendere il latte dei bimbi, l'acqua...e le altre cose.. La moglie......scoppia a piangere......incredibile! scoppia a piangere! Mi sento una merda....cosa avro' fatto? ....mi sento imbarazzato, è abbracciata a suo marito piangente e il marito...si mette a piangere anche lui.....mi sento una cacca, vorrei domandargli che cavolo succede..ma non ci riesco. Dopo un po' JOSE' si scusa, e mi dice che non se l'aspettavano, che loro non hanno mai ricevuto nulla nella loro vita, anzi gli è stato tolto.....e che prevedeva mesi e mesi prima di poter sistemare il suo vecchio refrigerador....in poche parole...gli ho risolto un gran problema..... Il tutto con la modica cifra di 60 dollari....chissa'... se tanti 'puttanieri' che frequentano cuba pensassero che con questa piccola cifra risolverebbero grandi problemi a una famiglia come questa...invece che darli alla jinetera di turno per 2 ore di festa....forse Cuba e il cuore di queste persone sarebbe migliore...pero' questo è un'altra storia.....a presto con 'la familia parte 3'...per chi non si è annoiato......
La vita delle antille prosegue.......è una sera del cavolo.....al noticiero hanno annunciato il solito 'frente frio'.....d'altronde siamo in dicembre...cosa vogliamo aspettarci? Non mi spaventa il freddo.....il 'frente frio' fa ridere noi europei in quanto a temperatura, c'è la solita rottura di scatole degli acquazzoni e chissa'..di tanto in tanto...qualche trombetta d'aria...anche se accade di solito in ottobre-novembre..... Non ho voglia di uscire....me ne sto spaparanzato sul meraviglioso dondolo con le corde di plastica che usa la padrona di casa e suo marito le poche volte che non litigano..quando vogliono stare tranquilli. La signora e il marito non ci sono (anche se non sono per niente dei rompiscatole) e il 'mio appartamentino ha l'entrata indipendente)...mi godo appieno la tranquillità della nottata cubana con unico sottofondo...il rumoraccio dei cavi della corrente elettrica....pero' è preferibile questa vita....almeno sono in una casa...l'hotel alla lunga stanca..ti senti un recluso.... La 'casa particular' è ovviamente illegale, pero' veramente carina, ingresso indipendente, camera, bagno e cucina ..in caso di necessita'...basta aprire un cancello e chiamare la 'senora'....lei laverà, stirerà, cucinerà in caso di emergenza...praticamente sempre! La signora ha circa 50 anni ma ne dimostra 70, con un marito piu' giovane di lei ma con la faccia triste, che annega dei brutti ricordi nella 'cristal' quando ne ha la possibilità....lei a volte non è da meno....e poi litigano. Con me sono supergentili e disponibili..sempre che l'affitto venga regolarmente pagato....15 dollari al giorno...per essere a Varadero non è male...pero' il prezzo è stato pattuito facendo ben presente la mia lunga permanenza....pertanto non lamentatevi se a Varadero in realta' ne chiedono il doppio ai turisti..il mercato è quello. La signora è benestante...e anche suo marito. Lei ha 'sfruttato' il periodo d'oro di Varadero..quello dove le ragazze di ogni parte dell'isola si davano appuntamento nella penisola....attirando i turisti di ogni parte del mondo....e Varadero si trasformava in una discoteca-bordello a cielo aperto ogni notte...fino a quando 'el barbudo' ha deciso con un forte pugno duro che mai piu' sarebbe stato cosi'....e cosi' è stato...almeno parzialmente. La signora si dedicava all'affitto di scooter ai turisti...e il marito al trasporto di merci alimentari agli hotels...risultato...facile poter arrotondare...in dollari. Un unico figlio aveva questa coppia che..per i parametri cubani...avrebbe potuto essere m olto felice....se sventuratamente.....mentre passeggiava in bicicletta, un camion non l'avesse travolto e ucciso all'eta' di 12 anni. Risultato......cerveza...cerveza...cerveza per dimenticare. Il miniappartamentino che occupo io...sarebbe stato il suo.........la madre è tutto un dedicarsi allo studiodi ogni tipo di pastiglia tranquillante.....il padre.....beve. Si soffre tanto anche a Cuba......i sentimenti paterni e materni esistono anche la'. Il vento tira tiepido.......penso al fatto che non ho la televisione 'via satellite'....ma chissenefrega.......cosa dovrei vedermi .....RAI INTERNATIONAL? ma per favore....a questo punto ...è meglio che mi veda 'PATEANDO LA LATA'... è MEGLIO. Penso alla permanenza in questo paese...che si è fatta lunga......al fatto che in dicembre...sto meglio io che molti europei....vista la temperatura....e..improvvisamente...mi tornano in mente...LA FAMILIA. E' passato del tempo.....che faranno? JOSE', la moglie...la piccola Yamy...il neonato Rafael....come staranno? Domani è sabato.....giornata libera.....voglio andarli a trovare...presto. Pura utopia a Cuba......la sveglia non va...devo cambiare la batteria e non mi ricordo mai di comprarla...l'unica è lasciare un bigliettino alla SENORA. Puntuale arriva un colpaccio alla mia finestra alle 7......PAPA...PAPA! ES LA HORA....APURATE!....guardo l'orologio....ho un sonno che mi spacca in due.....PERO SENORA?? QUE HORA ES?....LAS SIETE PAPA! APURATE APURATE!......Inutile dirgli che sul bigliettino avevo scritto le 9......ha ragione lei...sono io che dovevo capire che è un po' orba....e che il 9 dovevo scriverlo in GRANDE...pero' pazienza..la colazione che trovo mi fa cambiare umore..anche se devo lottare come sempre con lo sciacquone del bagno che non funziona mai...e il maldito 'plumero' non lo sistema mai a dovere.....cosi' lo pago spesso... E' presto..le 'tiendas' sono chiuse......che faccio? vado a mani vuote?...vabe'..intanto mi avvio....poi si vedra'...potrei anche decidere di portarli a pranzo a Varadero...ma cambio subito idea....la PNR puo' martoriarli....e non voglio. Boh! decidero' piu' avanti..non ho voglia di ragionare... Mi metto in marcia......la trafficatissima (per Cuba) strada per Cardenas...è quasi deserta il sabato mattina..meno male..attraverso l'abitato dove oltre alle cacche di cavallo sulla strada e le grida delle donne ..'COCHERO! PARATE!'....CAMpeggia una BICICLETTONA GRANDE GRANDE......non ho mai capito cosa volesse dire...vergogna! Proseguo per chilometri....fino al pueblito. Non c'è nessuno in strada....mi fermo davanti alla casita...nadie. Vabe'....possibile che siano 'andati a fare un giro'?....boh. Domando alla casa vicina....apre una vecchietta che purtroppo non mi fa capire granche'....giuro che non capivo niente...è sola in casa..decido di chiedere ad altri. Hola como anda? AHHHHHH EL ITALIANO! COMO ESTAS? ...Bien gracias.....usted sabe si Jose' y su familia regresan rapido?.....EH NO NO ITALIANO!...ELLOS SE FUERON! ..como se fueron?.......SI SE FUERON EN OTRO PUEBLO A VIVIR...TUVIERON SUERTE!....EL PAPA DE ELLA SE FUE' A VIVIR A PERU' Y DEJO' SU CASA A ELLOS...QUE TIENEN FAMILIA! QUE SUERTE! Chiaramente...cio' non poteva farmi altro che piacere....el pueblo stava a circa 80 chilometri da li'...e dopo essermi fatto spiegare piu' o meno dove abitassero...via....a raggiungerli. Riprendo la 'central'.....è tarda mattinata e i carretti, trattori, biciclettai...camionari con un mucchio di persone sul cassone....rendono il viaggio peggio della milano-rimini in agosto...pero'..è bello. Ogni tanto vedi un' auto TUR che ti sorpassa a tutta velocita'...in centro abitato....se solo sapessero che guaio enorme passerebbero se investissero un pedone o una vacca.....rallenterebbero sicuramente.......pero'..anche questo è Cuba.. Mentre finisco di fare il professore...arrivato a Colon.....non so come succeda...tampono leggermente un 'carreton'.... Gli piego leggermente la gomma e il cerchio posteriore destro...il carreton si ferma..i suoi due passeggeri scendono piu' divertiti che spaventati...e se ne vanno...comincia il CINEMA.....il dueno come vede che sono straniero...la fa subito tragica....si fa un capannello di persone intorno a noi. Il fatto avviene poco prima del servicentro 'per turisti'....e tutti gli scassapalle di COLON vengono a dire la loro.....tanta pazienza! Arriva anche un 'patrullero' al quale non sembra vero di poter accendere la sirena......veramente da ridere! Parcheggia con estrema calma il suo MZ 250 due tempi.....si toglie il ridicolo caschetto e comincia con 'buongiorno companero' permiso de conducion.... Gli do la patente internazionale...la gira e rigira.....passaporto....documenti dell'auto...carnet para extranjeros....non gli basta niente. USTED VIVE ACA'? Si..gli dico...ah, y que hace en Colon? Nada, dando vueltas...paseo..entiende?....Poi parla con l'altro e gli chiede cosa sia successo...quell'altro fa il cinema...e dice che gli ho rotto la gomma. Sono assicurato..dico al poliziotto...con la ESEN (empresa del seguro nacional)..AHH! el senor esta' asegurado..dice il poliziotto al tizio, e prende i miei dati. Il tizio si incazza...gli è sfumato l'affare! se sono assicurato non dovra'piu' vedersela con me ma con i periti cubani....cioe' ...due dita negli occhi! gli è andata male! Tenta fino all'ultimo di dire al poliziotto che la ruota costa 50 dollari e che l'assicurazione lo paghera' dopo un anno...e che vuole i soldi da me....ma io mi oppongo con forza e il policia...deve stare dalla mia parte...meno male che non ho fatto male a nessuno. Risolto l'intervallo a Colon....con le palle girate ......proseguo per la central....e poi.....devio fino ad arrivare al 'pueblito nuevo'.......Comincio la 'busqueda'...... CERCA LA ESCUELA....mi disse il vicino.....e cercando....trovo. La casa non è piu' in MADERA come la vecchia...è una casa decisamente piu' decente...almeno in muratura.....anche se nulla ha a che vedere con le nostre....e riconosco la piccola peste che corre nella calle con in mano la bambolina che le regalai.....tutta sporca ma esisteva ancora...incredibile! Alza la testina e grida: MAMIIIIIIIIIIII ESTA' TIO! ESTA' TIO!.....altro groppo in gola......piccola malefica....mi sta proprio divorando il cuore..... Esce la signora sorridente.....COMO PUEDE SER?....eh si! dico io ...vi ho trovati. E allora? come va? JOSE'?..... La faccia si incupisce.....JOSE' NO ESTA'.....come non c'è? ESTA' PRESO. Que paso'? domando.......alla fine esce la verita'....la solita' verita'. JOSE' ...come tutti i cubani...deve 'enventar' per vivere un tantino meglio....e dopo aver fatto una 'retata' nella sua calle...i PNR hanno portato via anche lui per accertamenti.....sono tre giorni che manca da casa. la colpa? aveva dei sacchi di sementi e altre cazzatine da 'commercio agricolo' in casa. In realta'....erano state trovate delle vacche sgozzate e ovviamente macellate in un campo attiguo a casa sua....e chissa' che con il pretesto di far fare un po' di "vacanza" ai campesinos.....il colpevole sarebbe saltato fuori... Rimango di sasso...guardo il faccino della piccola YAMY con il suo sorrisino da peste....e dico alla madre? y AHORA JOSE' DONDE ESTA'?........................... DONDE ESTARA' JOSE'?...LO VEDREMO NELLA 'FAMILIA IV PARTE'... Spiacente per chi sperava che terminasse con la terza......
Vamos senora......'usted puede dejar el nene a alguien?'...YAMITA puede venir con nosotros..pero vamos..rapido..aca' en Cuba se hace tarde muy rapido... PERO A DONDE? A hacer visita a Jose' claramente...usted no quiere? Claro que si! dice la signora in un misto di allegria e tristezza, e , portato il piccolo rafael a una vicina, mi chiede 5 minuti. Sparisce nella casa e i 5 minuti diventano 15.....paziencia....non capita tutti i giorni di avere un 'carro' che ti porta dove vorresti a Cuba... Con un pizzico di orgoglio esce da casa con la bambina per mano e noto che si è cambiata, come ha cambiato diginitosamente la bambina..chiaro..bisogna andare a trovare papa', dovunque sia, e sta salendo in auto con uno straniero, con la bimba si', pero' con uno straniero.....pertanto , senza aspettare il suo imbarazzo, apro la porta posteriore e le faccio salire a mo di 'taxista', con il solito capannello di curiosoni che guardano e commentano......chi sara' questo qua? ma guarda un po' fulana ....in auto con uno straniero....ecc. Il commissariato appartiene a una cittadina medio piccola dell'interno cubano, fuori campeggia un'auto della polizia stralogora, e si intravedono due poliziotti intenti a parlottare animatamente con un uomo...dai discorsi recepiti....ha il figlio carcerato e non gli vogliono dire dove è stato portato..lo invitano a tornare con un avvocato. L'hombre, rassegnato, se ne va....chissa' quale storia ci sara' sotto... I due policia guardano incuriositi la mia auto...e come sempre ...la targa. Non è TUR, ma da extranjero residente....mi vedono scendere con la signora e la bambina....non commentano. Buen dia...dico. Risponde uno dei due con malcelata insofferenza mista a sorpresa....puedo hacer una preguntita? Chiaro, mi risponde. Qui ci sarebbe detenuto tale JOSE'.... ..... e ci sarebbero la moglie e la figlia che vorrebbero almeno vederlo e dargli della comida....es posible? Ci guardano.....interviene l'altro: y usted que tiene a que ver con el detenido? mi dice.....io niente...sono semplicemene un amico di famiglia...e un 'choffer'....come vede.....e mi metto a sorridere. No se puede....interviene l'altro....el esta' preso y no se puede sin autorizacion del juez...MENTIRA'! grida la signora EL NO HIZO NADA! USTEDES LO MALTRATAN! YO LO SE'! dice la signora arrabbiatissima. Mi giro e gli do un occhiata dura...la signora capisce e smette. PERDON, dico es que la senora esta' nerbiosa....traten de comprenderla....ahora falta quien en su casa trabaja y lleva la comida...ustedes pueden seguramente entender..... La faccia dei due si fa meno tesa. Alguien de ustedes es el jefe de la comisaria? Si mettono a ridere...NO, rispondono. Bueno...puedo hablar con el jefe de la comisaria? Occhiataccia, breve consulto....uno entra. Passano 10 minuti....PASE! mi dice...la signora accenna ad entrare anche lei...bloccata immediatamente...la guardo di nuovo, capisce e torna davanti all'auto con la bambina. L'ufficiale mi guarda dalla sua scrivania di legno consunto, al suo fianco una macchina da scrivere veramente da antichita', il tavolo pieno di papeles...un foglio di carta carbone che sara' stato usato 1500 volte.... Il suo buongiorno è molto serio, mi invita ad accomodarmi....in cosa posso aiutarla? Le è successo qualcosa durante il suo soggiorno?.......No, grazie..nulla di tutto questo..è per il signor JOSE'.... ..... , sono qui per chiederle una grande gentilezza.....è qualche giorno che lo tenete qua....ci sono sua moglie e la sua bambina che lo vorrebbero vedere, dovrebbero dargli del cibo e dei vestiti di ricambio...per favore puo' farglielo incontrare anche se per poco? E lei cosa pensa...signor italiano...che qui a Cuba i detenuti non mangiano e non bevono?..mi dice con tono ironico. Per caso al suo paese è cosi? Mi faccio serio io...'Signor Capitano, anche in Italia i detenuti mangiano e bevono, pero' i parenti possono vederli e parlargli'. La unica diferencia es que a los detenidos italianos llevamos espaguetti.....a los detenidos cubanos seguro les gusta mas arroz y frijoles......e tiro fuori il sorriso da diplomazia.... Scoppia a ridere...è andata bene. Y porque' usted es tan aficionado a este hombre?..mi domanda....rispondo subito....la risposta me la insegno' Jose'..'Amistad....usted sabe lo que es l'amistad?'. Io non voglio entrare nel merito di cio' che ha o avrebbe fatto Jose'...io non sono cubano e non ho il diritto di farlo..non ho il diritto di giudicare Cuba e le sue leggi..pero' le chiedo per favore di consentire questa visita... Non risponde...chiama il poliziotto fuori...per un attimo mi gelo...avro' esagerato? si sara' incazzato? mi mettono dentro anche a me?...per un attimo penso a cio' che dovrei fare.....chiamare l'ambasciata, a casa..un legale..me lo consentiranno?.... A volte la fantasia è lontana dalla realta'. Il poliziotto arriva e il suo capo gli da' l'ordine di portare me, la signora e la piccola , in una 'sala de espera'...molto spartana. La signora è nervosa...ha una paura boia...la 'piccola peste' è un continuo...mami...y papi? y papi?..e mi guardano con uno sguardo interrogativo...io non so cosa rispondere. Dopo circa mezz'ora....si apre la porta....è JOSE'. La moglie scoppia a piangere (ce l'ha proprio per vizio!), la bambina continua a saltare e si attacca alla gamba del padre, il poliziotto ci guarda severo. Non ci puo' lasciare soi? dico....fa un cenno negativo con la testa...non insisto. Jose' mi guarda stralunato...pero' todavia no puedo creerlo! dice.....no puedo creerlo! .....e piange. Passa il momento....mi accorgo e mi conferma che non è stato assolutamente maltrattato...anzi..ne ha approfittato per 'riposare' dice lui...e per giocare a domino..in effetti dove stava non era una prigione ma una 'guardina' di commissariato....Mi spiega a grandi linee la sua verita'...e decido di lasciarli soli...ha preso in braccio la bambina e tutti e tre non smettono di piangere..anche il poliziotto è commosso...e mi metto a parlare un po' con lui, gli offro un pacchetto di 'PARTAGAS', le prende contento guardandosi in giro...e finalmente comincia a sorridere almeno un po'..... Gli chiedo di non stancarsi e di lasciarli insieme per almeno un'oretta..'eso no depende de mi'..mi dice.... lo so , lo so..rispondo.. Vado a ringraziare il suo capo...mi raccomando..li lasci un po' tranquilli...chiedo di nuovo... Busso e entro....l'ufficiale si fa meno torvo...'todo bien?' mi dice....si', grazie..volevo ringraziarla...fuma? e tiro fuori il secondo pacchetto di Partagas. Si', fumo pero' non ne voglio..grazie..mi dice. Come posso ringraziarla? è stato gentilissimo. Non mi deve ringraziare..punto e basta....dice deciso. Pero' non so, se non si offende vorrei regalare una bottiglia di ron alla caserma, da bersi fuori servizio naturalmente! La faccia cambia.....si fa piu' allegra. Se il regalo è per la caserma noi no n lo rifiutiamo! Pero' se è personale....io mi arrabbio....e molto...e mi guarda con la faccia da mastino. E pensare che mi era persino balenata l'idea di prendere un biglietto da 50 dollari e allungarglielo se si fosse indurito nel non farci vedere jose'...meno male non l'ho fatto...se no.....finiva davvero male. Un mito da sfatare è quello che tutti i poliziotti cubani siano corruttibili.... non è assolutamente vero....l'ho potuto sperimentare in molte circostanze, e bisogna stare molto attenti. Ne approfitto per uscire a comprare il ron e rientro ormai senza timori nella comisaria....l'ufficiale ringrazia..e mi precisa che non è capitano. Mi azzardo allora a chiedergli di cosa era incolpato JOSE' e quanto tempo dovesse ancora stare la dentro......l'ufficiale mi rassicura...hanno appurato l'estraneita' di Jose' per alcuni fatti (non mi ha mai voluto specificare quali), e dice che se la cavera' con una multa che ora non mi sa quantificare, per 'altri fatti'.. Di fatto, in due giorni..tornera' a casa. Ho capito perfettamente che Jose' non è stato ritenuto coinvolto in nessun reato grave, bensi' nelle solite 'arrangiate' alla cubana...sanzionabili con un po' di pesos....l'ha rischiata bella pero'. Senor........ya sta'! mi dice il policia di guardia.....il tempo è scaduto....Gracias mi hermano...gracias por la visita...por todo! mi dice Jose' abbracciandomi. Voglio lasciargli 10 dollari, il poliziotto non me lo permette...no senor..no se puede. No te preocupe Jose'...pronto estaras libre...gli dico....e mi guarda sorridendo......e mi dice...pero yo aca' no estoy mal! y no peleo con mi mujer! dice ridendo! anche il policia ride....anche lui sa che Jose' non è un delinquente..... La bambina non vuole uscire...piange e si attacca alla gamba del padre...mi gelo per un attimo...Jose' si fa triste...la mamma ammutolisce....la prendo in braccio di forza e strizzando l'occhio a Jose' le dico ' Buena....el tio ahora te lleva a comer un rico heladito!'....la peste si calma......Ti ringraziero' sempre mi hermano...mi grida Jose' prima che si chiuda la porta.....e rientriamo a casa. Pensando ...la carrettera passa....e mi ricordo della promessa alla bambina....il gelato!......Devo tornare indietro..le promesse son promesse. La madre come si accorge dell'inversione si preoccupa : 'y ahora que pasa?'...nada nada...es que ..hize una promisa...y las promisas se mantienen....Rientrando nella cittadina.....non troviamo altro che una gelateria in moneda nacional dove offro un 'rico helado' a tutte e due...dopo aver fatto una discreta coda..con la gente che guarda lo 'straniero' con gli occhi di fuori......Io guardo solamente....la diarrea a Cuba è sempre in agguato....e gia' l'ho sperimentata..meglio non rischiare! Adios..y..a la familia parte 5
Il tempo scorre, la 'routina' prosegue.....avanti...indietro....varadero...havana...havana...varadero...sembra che esistano solo queste localita' in relazione al commercio cubano. La maledetta autopista che ti fa pagare 2 dollari di pedaggio solo perche' sei straniero, ogni giorno munge budget di sopravvivenza....a volte gli ormai amici 'pejajeros' alzano la sbarra senza far pagare....a volte quando passo gli lascio una cristal o un refresco..el amistad sigue. Quando mi scavolo, verso sera, vado a dare una mano ad alcuni amici 'artesaneros' che con i loro banchetti improvvisati sulla primera vicino alla gelateria 'coppelia' cercano spesso inutilmente di potersi pagare il costo 'mensual' della licenza... 'HOLA....' dicono con un gran sorriso.....deben vivir...sobrevivir. Non sono mai sempre gli stessi questi 'artesaneros'....perche' ogni mese molti scompaiono....desaparecen......non ce la fanno. Ho potuto osservare mettendomi seduto dietro i loro banchi un sabato intero, che difficilmente guadagnano piu' di 10 - 20 dollari al giorno...e non tutti...e l'imposta è salata e mensile..molto salata...e i prodotti si pagano...eccome. Una ragazza con la faccia un po' india mi intenerisce, è minuta, fine, orgogliosa e nello stesso tempo dolce....non è bella. La vedo trascinare con fatica un cartone..a fine giornata..che pesa quasi piu' di lei, e nessuno le da' una mano...ognuno pensa alla propria barca..alla propria disperazione. Decido di aiutarla a portare questo grande scatolone giu' da una rampa di scale dove, a pagamento, un 'almacenero' fara' da custode al 'tesoro'...fino al giorno dopo. Questa ragazza dopo un 'no..por favor'...gradisce l'aiuto. Ha lo sguardo triste...non ha guadagnato molto, vive a Matanzas, come la maggior parte dei cubani che lavorano a Varadero e ora comincia un altro problema....il rientro a casa. Non puo' permettersi l'autobus....sta risparmiando..si affida alla 'botella' con persone che conosce....vuole andare a MIAMI un giorno..il sogno di molti..troppi cubani. Mi dice che li' la aspetta il suo 'novio', ed è per questo che NON ACCETTA il passaggio che le offro anche insistendo, perche' lei è seriamente innamorata del suo novio e non vorrebbe mai che nessuno dica che lei è scesa dall'auto di uno straniero, anche se ben intenzionato. Questo per sfatare chi sostiene le teorie dei DNA etc etc....., le cubane 'serie' (se per serie si intende chi rispetta una relazione seria)..ESISTONO. Anche se povere..esistono, e con una dignita' da far paura. Molti turisti, abituati a spendere tonnellate di dollari in stronzate....quando passano davanti al suo banchetto che vende prodotti di artigianato locale, nicchiano per spendere un dollaro...dico un dollaro, e magari in bocca si fumano un sigaro dalla dubbia provenienza che hanno pagato 10 volte di piu' di quello che vale........i contrasti dei 'potenti temporanei di cuba'........non finiscono mai di stupire. Il dolore sara' vederla, dopo qualche tempo, a Matanzas lavorando in una 'tienda en moneda nacional', facendo le pulizie...disperata. Non ce l'ha fatta...ha perso la licenza...ha perso la possibilita' di guadagnare dollari. Ha perso il novio...ha perso tutto...non ha perso la voglia di lavorare...di sorridere. Ciononostante, riesce sempre a sfoderare una dignita' e un sorriso che sono serviti a imprimere un ricordo che non cancellero' mai...e una semplicita' nel dirmi..."que puedo hacer? naci' aca'!...sera' por otra vida!"...e ride...ride....forse dalla disperazione. A volte in queste situazioni e altre..vorresti essere il ministro degli esteri USA, un miliardario, un guerriero..un santo...e invece...sei anche tu un povero pirla....un pirla piu' fortunato di molti altri...con uno stipendio in dollari..con un passaporto europeo. La senora que affitta casa stasera è in vena di chiacchierare molto....tanto...troppo. Devo inventarmi 'un mandado'....."UN MANDADO A ESTA HORA?" "PAPA..ESTAS LOCO?"...eh si. in effetti sono le 10 di sera e allora devo subito cambiare balla...."es que tengo una cita con una chica .."..."AH PAPA....ENTONCES VIENES A COMER ACA'?"...'no senora...comemos al 'Don Quijote'....es algo especial!' Mi sono 'dribblato la senora.....Varadero dopo una certa ora diventa un deserto...il vento è 'incazzoso' ....esco dal ponte...nemmeno un poliziotto.....che faccio?...Cardenas è un mortorio....Santa Marta peggio....Matanzas..non ho molta scelta. Decido di andare a un 'karaoke' che ho sempre visto ma mai frequentato...non mi piace cantare pero' almeno..c''è un po' di movimento cubano, non ho voglia di stare in mezzo agli stranieri....ho voglia di semplicita'. Lavori in corso......sembrano importanti...si forma una piccola coda.....gli operai fanno passare.....stanno 'preparando' l'asfalto....non ci posso credere...un operaio mi guarda...io guardo lui.....JOSE'! Non mi dice nulla...ha lo sguardo stralunato...decido di fermarmi poco piu' avanti...manco a pensarlo...arriva dopo esattamente 2 minuti un patrullero della PNR che mi dice che non si puo' parcheggiare e sono in multa....che rompipalle! Devo dar corso a tutta la diplomazia possibile per farlo soprassedere..pero' niente multa. Jose' è li'...mi guarda..incredibile. Mi avvicino e posso parlarci.....sta facendo dei lavori 'di pubblica utilita'....sara' stato per la sua 'vecchia vicenda'?.....non posso parlarci granche', arriva un tizio tutto arrabbiato che lo spinge a lavorare e mi invita ad andarmene...sono troppo stanco per mandarlo a quel paese...e poi....bisogna sempre fare attenzione a farlo con juicio in questo paese.......Jose' mi garantisce che dopo una quindicina di giorni sara' di nuovo a casa....che piccolo il mondo ! che piccola Cuba! Il tempo passa veloce....una domenica decido di fare un po' di spesa...e di partire....è tanto che non li vedo, sono passati mesi....andiamo a vedere un po' che aria tira. Il pueblo è sempre quello........la casa è sempre quella......pero'..incredibilmente....dalla porta esce un tizio con l'aria decisamente antipatica che mi liquida dicendo che non c'è nessun JOSE' e che se c'era ora se ne è andato perche' il 'dueno' de la casa è lui. Una donna si affaccia timidamente dietro le sue spalle.....la guarda male e mi chiude la porta in faccia....uno dei pochi maleducati che ho incontrato a Cuba. 'Italiano....italiano!' mi sento chiamare.....è una signora che si è gustata tutta la scena...io non la conosco pero' evidentemente lei conosce me...'usted quiere saber de JOSE' y su familia?'.....'si claro senora...usted sabe algo?'.....'SI BUENO...EL VIVE AFUERA DEL PUEBLO...EN UNA CASA DE MADERA MUY POBRE'......e mi indica dove.....non posso crederci....chiedo spiegazioni alla signora ma diventa omertosa tutta a un tratto...non vuole dirmi nulla....non sa. Che cavolo sara' successo alla FAMILIA? Si sapra' nella 'parte 6'
La signora non ne ha voluto sapere di dirmi di piu'...'Hable con ellos!' mi dice.....la guardo un po' sorridendo e un po' facendogli capire che non ho gradito, pero'...in compenso mi ha dato indicazione di come raggiungere Jose' e la sua famiglia. La strada è tortuosa e sterrata, le buche sono terribili, al lado si intravedono le solite casupole di 'madera' con la pompa dell'acqua in bella vista (i piu' fortunati). L'edificazione è disordinata, non pianificata, evidentemente di loro non gliene deve fregare nulla a nessuno, i bambini mi guardano divertiti sobbalzare al volante per le buche, speriamo non si rompa la bottiglia di 'anejo' che ho comprato...... Non ci sto capendo piu' nulla, di 'case' non se ne vedono piu', la strada fa sempre piu' schifo..ma dove sto andando? anche fare inversione è difficile, a lato della strada c'è un 'terraplen' pericoloso.....proseguo. Trovo un campesino che sta lavorando....decido di fermarmi, chiedo, non sa..mi dice di stare attento alla strada con 'este carro tan nuevo'...eh si...come se non lo sapessi...e poi 'este carro tan nuevo' ha almeno 6 anni ed è gia' semiconciato...in Italia non se lo comprerebbe nessuno...pero' non lo capirebbe..giustamente. Torno indietro, vorrei mangiare qualcosa, bere qualcosa, e non posso farlo di sicuro nel campo....nel pomeriggio tornero' a cercarli. Raggiungo il centro abitato e lo passo...è un pueblito con comida en moneda nacional...e l'epatite A, nonostante sia vaccinato, preferisco evitarla comunque....con fatica ritorno sulla carrettera Central e mi dirigo verso Colon...almeno la' qualcosa di decente potro' mangiarlo e faro' il pieno all'auto. Arrivo al servicentro, parcheggio, come sempre si avvicina un vecchietto che mi chiede se 'debe cuidarme el carro' e gli dico di si'...so che non serve a niente, pero' tutti devono vivere e cinque pesos di mancia non mi svenerebbero. Non riesco a resistere pero' al desiderio di non farmi 'taglieggiare' pagando 90 centavos al litro la benzina....e accetto le 'avances' di un tizio che mi propone la 'gasolina de la calle'. 50 centavos al litro..ne uno di piu' ne uno di meno...ne ha 25 litri, è un bel risparmio....vedo la sua tanica, la odoro, sembra buona..purtroppo non ha il colore rosso che c'è in Italia, e la compro. Gli effetti del 'paga lo stato' si vedono subito...in Italia sarebbe inconcepibile che davanti a un gestore di pompa benzina arrivi un altro a venderti la 'sua' benzina..pero' cuba è anche questo. Entro nel bar, l'aria condizionata colpisce forte....ci sono dei tavolini bianchi di plastica con tante mosche svolazzanti, ancora con i residui di chi ha mangiato molto tempo prima..se ci fossero i NAS a Cuba, non aprirebbe piu' nulla..pero' tutto DEVE diventare normale..anche per noi che ci viviamo da stranieri. In un tavolino c'è un signore sui 60 anni straniero, ciabattato e camicia aperta con gran catenone d'oro in visione...al tavolo una 'morena' di almeno 30 anni piu' giovane, tutta intenta a mangiarsi un 'bocadito de jamon y queso' e bersi una cerveza, al tavolo a fianco lo 'choffer' di un auto particular, che mangia e beve a sua volta....'Papi puedo comprar otro? tengo mucha hambre' 'Papi , puedo comprar otras cervezas y refrescos de llevar?' es para el nino........'La scena è tipica...Papi paga. Dopo aver scacciato le mosche e aver chiesto almeno di pulire il tavolo, chiedo un bocadito de jamon y queso, pero' confezionato, non voglio che lo taglino loro....so come li tengono...'NO HAY' è la risposta....la risposta che chi frequenta Cuba ha suo malgrado imparato...come lo hanno imparato i cubani. Capisco il problema....il bocadito ce l'ha..pero' se taglia lui il prosciutto e il formaggio...riesce a 'raschiare il barile' per lui. Prendo mezzo dollaro, glielo metto sul tavolo e gli chiedo gentilmente di guardare meglio...questa è una 'propina'..dopo paghero' il conto. Miracolosamente il 'bocadito confecionado' sale....il tutto accompagnato da una tropicola...ben caldo e con un piatto pulito di ceramica!...e ..udite udite....i tovagliolini di carta...che sono una rarita'...la mancia ha funzionato e ha fatto felici tutti. Sei italiano? dice il signore di 60 anni svelandomi cosi' la nazionalita'....Si, lo sono, e lei? "LEI???" e scoppia a ridere....guarda che non siamo mica in Italia qua..diamoci del tu! Vabe', dico io......come vuole. Mi accorgo che ha bevuto abbastanza, straparla, mi racconta tutti i fatti suoi convinto che solo noi possiamo capire l'italiano la' dentro..in sostanza mi fa capire che lui è furbo..lei è fessa e innamorata...inizia perfino a dispensarmi i suoi preziosi consigli per sopravvivere a cuba e alle cubane...penoso, non vedo l'ora che il bocadito finisca. Vado a pagare il conto....il tizio alla cassa fa il 'gioco del comprobante' senza chiudere il cassetto.....(cosi' non viene registrato), lo guardo in faccia e gli dico che il 'trucchetto' me l'ha insegnato un suo collega....si mette a ridere...pago ugualmente..è troppo simpatico. Poco simpatico è il connazionale del tavolo....che salutandomi a alta voce grida al 'cafetero' di portargli altra cerveza....tenendosi abbracciata la 'morena'...che visibilmente schifata..mostra un sorriso di convenienza...purtroppo Cuba è anche questo. Trovo l'auto lavata....bravo il vecchietto, peccato che con lo stesso straccio che ha usato per pulire i cerchioni...mi ha pulito il parabrezza che gia' faceva schifo.....pero'...premio la buona volonta' e gli do' 5 pesos, ringrazia felice. La spesa!!!....l'ho lasciata al caldo...e c'è il 'pollo'....e altre cose che non è il caso di lasciare....pero' ormai è fatta..speriamo non sia successo nulla....gia' il sole sta calando...devo andare a vedere dove stanno jose' e LA FAMILIA....altrimenti non so quando potro' tornare..e ho fatto molta strada...mi riavvio al 'pueblo'. Ritrovo la signora omertosa....chiedo gentilmente di rispiegarmi la strada...ed è la stessa che avevo fatto io...dovevo solo proseguire.....cose da pazzi..ma dove sono andati a stare?....è quasi scuro....beh..sono testa dura...e poi cosa me ne faccio di tutta quella spesa? Ricomincia il 'valzer' delle buche.....l'auto da' degli strani 'strattoni'....ma non ci faccio molto caso...il buio è in arrivo..i colori del 'campo cubano sono splendidi'....bella Cuba. La signora mi ha spiegato che alla fine del 'terraplen' c' è la 'casa ' di jose'...e la trovo, tutta in assi di legno raccolte qua e la'...mi fermo davanti alla casa....sulla strada sterrata....tanto traffico non ce n'è. Il piccolo apre la porta di colpo e timoroso la richiude.........arriva la madre....la faccia fredda, triste....sorride, non è sorpresa, arriva anche Jose' ...sono tristi si vede...pero' non nascondono l'allegria per avermi rivisto. Que pena! mi dice jose'....gli chiedo il perche' e si sente imbarazzato.....è tornato a vivere in una casa di legno decisamente piu' brutta di quella che aveva nei tempi brutti.....si vergogna. Ha l'occhio pesto, ma al momento non ci faccio caso. Hanno tutti la faccia triste...'e yamy'? dove è la piccola peste? perche' non mi è saltata al collo come fa di solito? La bambina è malata, è dentro la casa che dorme in una vera e propria 'mangiatoia' con le zanzare che la massacrano. Una luce fioca che non ho capito ancora oggi come faceva a funzionare illumina la 'cameretta' se cosi' si puo' chiamare, creando un'atmosfera ancora piu' triste....la bimba piange, delira, ha la febbre forte. C'è la zia con lei, una ragazza che si è fatta 20 km di bicicletta per venire a dare una mano al fratello, ha la faccia dura, è anche una bella ragazza....non mi guarda nemmeno..è preoccupata....scopriro' poi che è un medico. Sono imbarazzato, scarico la spesa...Jose' è imbarazzatissimo ...'Hermano...es que....'..non lo lascio terminare....'Ja entendi' jose'..no te preocupe..hablamos despues'...ho capito che Jose' non ha piu' il frigorifero che gli avevo regalato...stanno vivendo senza. Ci accomodiamo un momento fuori......il cielo è stellato e silenzioso, siamo in pieno 'campo'...non si sente un rumore....solo si sente disperato il piangere della bambina e la zia che cerca di calmarla facendogli impacchi di acqua fredda. Ma cos'ha?.....chiedo...ha la febbre alta..pero' ora gli passa, vedrai.mi dice jose'. Non proseguo...chiedo a jose' cosa è successo......perche' è in quelle condizioni..e chi era il maleducato che ora sta nella casa dove stava lui prima 'che era dei suoceri'....risultato......il cognato...ossia il marito della sorella della moglie...incazzato perche' la casa l'avevano lasciata a jose' invece che a lui...ha deciso di prendersela con la forza e , approfittando del carattere assolutamente non violento e pacifico di Jose', ha buttato fuori casa LA FAMILIA, senza tanti complimenti e Jose' si è pure rimediato un bel pugno in faccia. E' incredibile vedere la rassegnazione loro....incredibile vedere come Jose' ha (anche vendendo il frigorifero) realizzato una 'casa de emergencia' e non intenda far valere i propri diritti...e incredibile è la rassegnazione della moglie...decido pero' di non chiedere altro...sono solo schifato....gli dico 'ma jose'...ti rendi conto?' e i bambini......la piccola yamy se sta qui si ammalera' ancora di piu' di adesso...ci sono troppe zanzare..il giorno fa troppo caldo. Si mette le mani nella testa , la moglie piange....cala il silenzio.....e la piccola piange, piange....piange...il desiderio è quello di andare a cacciar fuori di casa il cognato..pero' devo restarne fuori.....non è il mio paese...le regole non sono uguali. Consiglio di chiamare i suoceri in PERU' e di esporgli il problema....risultato...i suoceri non sono piu' in PERU', sono gia' in USA dove sono arrivati con uno stratagemma (la ley de ajuste penso corrompendo qualche aduanero peruviano all'aeroporto)....e non sa dove precisamente sono... La zia esce dalla porta...è seria, preoccupata...'necesito medicamentos', dove sono i medicinali che ti ho portato tempo fa jose' ??? gli chiede la sorella.....jose' abbassa la testa....sono a casa...QUELLA casa. Incredibile..jose' e la familia sono letteralmente stati buttati fuori di casa da quella persona che è considerata violenta e rissosa..il cognato. La bambina piange..geme..non ha forze...portiamola in ospedale! dico a jose'...No, dice la zia..l'ospedale è lontano, e poi la' mancherebbero i medicinali (alla faccia di chi dice che a Cuba c'è la buona sanita')...sono sicura che con i medicinali che ha lasciato Jose' a Casa di 'quello'(il cognato)...la posso curare bene..pero' bisogna fare in fretta. 'Andiamo jose'!' 'ADONDE'?? chiede lui...a casa di tuo cognato....anda! Si blocca, ha paura....NO, mi dice, NO QUIERO..si intromette la sorella ossia la 'zia medica'...'VENGO io dice LEI, non è il caso che Jose' venga'....ok...pero' sbrighiamoci. Entriamo in auto, l'auto non va in moto!....che cavolo sara' successo????? Non ne vuole sapere......andava a colpi....ora capisco....la gasolina de la calle.....era troppo annacquata.....MALDICION!... Mi sento impotente....come cavolo facciamo?...il pianto della bambina mi porta alla realta'.....faccio una cosa che non ho mai fatto nemmeno in Italia...inforco la bicicletta della 'tia'....le dico di salire dietro....e via a pedalare verso il 'pueblo'...una locura...solo con la luce del fanalino che appena appena illumina le buche...con questa donna silenziosa che si attacca un po' alla sella e un po' alla cintura......facciamo circa 5 km di sterrato...non finivano piu'....non ci ero abituato....ho sputato il sangue...come sono arrivato all'asfalto o a qualcosa di simile...mi è sembrato di rivivere. Non so che ora sia...non c'è nessuno nel pueblito....andiamo a questa casa....Lei, la tia mi passa avanti e bussa...apre la 'cognata' e le spiega il problema .... la cognata è imbarazzata....subito arriva lo stronzo del marito o convivente...'NO HAY MEDICAMENTOS ACA'! grida...e fa per chiudere la porta. Eh no!.....la porta non si chiude....Max ci ha messo il piede e spinge ....spinge piu' forte di lui...Max si è incazzato...Max ha in testa la faccia della bambina che piange..che geme...Max è incazzato nero per la pedalata...Max è incazzato doppiamente perche' si ricorda della porta chiusa in faccia......Max...di norma non violento, scopre di essere piu' cattivo di lui, apre la porta, lo prende per il collo e lo spinge contro il muro con tutta la forza, Max si prende un pugno in faccia...risultato..il cognato si trova per terra con la faccia storta...gli sto rompendo un braccio..voglio romperlo! La moglie non grida....è spaventata...gli dico di sbrigarsi e di darci le medicine...tutte. Il 'cognato' schiuma di rabbia...ha trovato uno piu' duro di lui...continua a dire 'hijo de puta...hijo de puta'......non gli rispondo nemmeno...ho voglia di sopprimerlo...mi sento afferrare le spalle....è la 'zia'...abbiamo ottenuto cio' che volevamo...dobbiamo andarcene..anche perche'....un vicino è venuto a bussare e a chiedere che pasa....se arriva la PNR sono cazzi..... Lo lascio...la faccia mi fa male...mi ha colpito forte il bastardo...la tentazione di rompergli il braccio è forte....ma fortunatamente ragiono e mi fermo. Lo guardo in faccia e lo spingo contro il muro......non reagisce..ha capito. Le gambe mi tremano...solo agli eroi della televisione dopo dei momenti cosi' questo non succede...a me si e non me ne vergogno....la zia è silenziosa sempre aggrappata alla sella e al mio 'deretano'......stiamo tornando...ci manca solo che 'buchiamo' con la bicicletta... Arriviamo....la bambina si lamenta ancora ....la zia medica gli da' il medicamento....la riempie di impacchi....dopo un paio d'ore la febbre passa...la bimba sta meglio e si addormenta.....sono contento. Contento ma con la faccia dolorante...lo stronzo ha fatto nero anche il mio occhio! La zia medica....mi fa gli impacchi e taglia a fette una patata.......è il suo sistema. Mi guarda mezzo sorridente..e mezzo ammirata..mi dice....'increible lo que paso' verdad'? Non gli rispondo...guardo il cielo...guardo la notte cubana....penso all'Italia....alla vita tanto differente ....a cio' che ho vissuto in poche ore e che mi restera' sempre dentro.....sembra una 'novela'...invece è la realta'.....è Cuba.
Gennaio 1996, a quel tempo per me Cuba non era altro che un posto come altri sulla carta geografica, e siccome in quel periodo trovammo una buona offerta rispetto ad altre mete caraibiche io e la mia donna italiana decidemmo in tal senso, il posto era molto bello e il primo giorno lo passammo tutto a goderci il sole, il mare e il relax. Già nel pomeriggio mi resi conto che c’era qualche bellezza locale che passeggiava lungo la spiaggia, anche il giorno dopo nella vicina spiaggia di Los Cocos avevo notato parecchie indigene in atteggiamento molto amichevole con gli uomini bianchi, ma fu solo dopo il tramonto, quando me ne andai da solo al centro comercial a prendere le sigarette, che mi resi conto di aver sbagliato vacanza… le bellezze locali erano tante, erano belle, e soprattutto erano disponibili, molto disponibili, il primo contatto con il nuovo mondo fu con una giovane trigueña che mi chiese cortesemente se le offrivo un gelato, per ringraziarmi la ragazza mi diede un tenero bacetto a cui ne seguirono altri con la lingua… azz… mi resi conto all’istante che venire in questo paradiso con la mia donna era come andare al ristorante con un panino in tasca… domata l'incazzatura a colpi di madonne e bestemmie, pensai che ero di fronte ad un bivio, si trattava di scegliere fra continuare la vacanza con la mia donna oppure affogarla immediatamente per poi darmi alla pazza gioia, fortunatamente scelsi la prima soluzione, di questa scelta ne sono tutt’oggi contento in quanto lei è ancora la mia donna. I giorni passavano abbastanza bene, la routine di scopare solo lei veniva colmata con ottime aragoste, ma evidentemente ciò non era sufficiente perché continuavo a pensare alle indigene, nemmeno qualche colloquio con un ragazzo che, essendo più furbo di me aveva lasciato a casa la morosa, riusciva a distrarmi dal pensare alla fauna locale, egli mi diceva che in fondo queste indigene altro non erano che un branco di troie, OK d’accordo per le troie, ma per me erano troie diverse, diverse dalle troppo fredde europee, diverse dalle troppo nere dominicane, e diverse dalle troppo brutte messicane… l’anno prima in Mexico io ed un amico abbiamo avuto il coraggio di scopare delle donne con i baffi, roba da non credere, comunque una settimana passa alla svelta e molto presto il supplizio ebbe fine… ma nemmeno per idea, perché anche a casa la visione delle indigene cubane mi perseguitava, dentro di me avanzava la convinzione che questa cosa andava approfondita, ci voleva solo l’occasione giusta… questa occasione si presentò a settembre dello stesso anno, io avevo il tempo, la mia donna no, mancava solo un po’ di grana, per cui decisi di ritornare sull’isola con la mia adorata mammina, si avete capito bene, proprio con la mamma, stesso posto e stesso albergo, viaggiare con la mamma presenta due notevolissimi vantaggi, paga lei anche per me e soprattutto non rompe i maroni. Come dicevo, lei pagava ed io mi occupavo dell’aspetto logistico, logistico per me, arrivammo in albergo all’imbrunire ed io immediatamente le dissi: esco un’oretta per organizzarmi al meglio la vacanza, taxi al volo, conoscenza di Pepe un uomo anziano ma non vecchio che affittava illegalmente una stanzetta in un condominio di Tararaco, pattuiti 10 $ a notte pago in anticipo per 14 notti, rientro in albergo, doccia, e cena a lume di candela con la mia mamma, questa si che cominciava ad essere una vacanza! parlando con la mammina le accennai al fatto che esisteva la concreta possibilità che la nostra vacanza si sarebbe svolta in questo modo: di giorno quasi sempre insieme per spiagge, e di sera… lei in albergo con l’animazione che tanto le piace ed io fuori a fare un altro tipo di animazione… Quella prima indimenticabile sera appena fuori dall’albergo mi fermai sulla strada, era l’ora giusta, intere mandrie di indigene venivano da sinistra, dal Residencial, altre sarebbero arrivate da destra, da Tararaco, per confluire come un fiume in piena fra il Rumbos e il Flamingo, la zona del troiodromo, era uno spettacolo, bellissimo, sublime, il paradiso era arrivato sulla terra, fighe da tutte le parti, fighe di tutti i colori e di tutte le razze, bianche, nere, mulatte, morene, trigueñe, trigueñe chine, bellissime, belle, meno belle, alcune anche bruttine ma non importa, le volevo chiavare tutte! Dopo la prima settimana, questa magnifica idea era già a buon punto, la serata tipo più o meno si svolgeva così: conoscenza della troTa, approfondimento della conoscenza tramite gustosissimi lingua in bocca nei locali del troiodromo, rientro a casa con conseguente notte di sesso, qualche ora di sonno, abbondante colazione, e quasi sempre regolare addio alla troTa, quasi sempre perché le troTe più meritevoli vincevano la giornata successiva in spiaggia con pranzo di aragosta, a quei tempi tutto questo costava veramente poco, erano i tempi dove l’inizio del turismo di massa si mescolava con il periodo especial, quindi tutto era especial, della serie soffione con ingoio in spiaggia a 5$, molto raramente alle chicas si dava più di 10$, considerando che lei sì stava tutta la notte, ma durante tutto il tempo che stava col turista usufruiva dell’all inclusive… dunque dicevamo, tutta questa meraviglia per oltre una settimana, poi un giorno successe un fatto strano… Elaine la vidi quello stesso giorno, era pomeriggio e lei era con altre mignotte, tutte sedute intorno ad un tavolo senza niente sopra, lei mi sembrava la meno mignotta di tutte, e così la presi per mano e l’invitai a fare il bagno, era fragile ed in acqua sembrava esserlo ancora di più, la pelle leggermente scura ma non troppo, il corpo alto e slanciato, una trigueña bella e molto fine, credo proprio che avesse sbagliato mestiere, tra le cose che mi raccontò mi disse che quella era la prima volta che veniva in spiaggia e che era arrivata quello stesso giorno, non so se era vero e nemmeno mi interessava saperlo, probabilmente era la cosa più vera fra quelle che mi aveva detto. Di sera era ancora più bella, anzi era bellissima, avvolta in una tutina bianca che la fasciava dovunque, il culo era fantastico ed il seno sembrava più grande di quello che era in realtà, i lunghi capelli neri le cadevano sulle spalle, parlava poco e aveva il viso sereno, mi piaceva. A letto era calda ma non troia anche se gli piaceva prenderlo nel c…, era calda anche fuori dal letto perché quando le passavo la mano in mezzo alle gambe si sentiva il bagnatino attraverso la tutina bianca, a volte mi svegliava nel cuore della notte per fare l’amore e questo, anche se lo apprezzavo, non sempre mi entusiasmava, rimanemmo insieme tre giorni poi l’accompagnai volentieri al suo paesino, questo è un pueblo strano, non è grande ma nemmeno piccolo, pochi bianchi, abbastanza negri, moltissimi mulatti, il sole picchia forte ed il caldo sembra ancora più caldo perché il vento non soffia quasi mai, il turismo praticamente non esiste, non c’è niente da vedere e non c’è niente da fare, l’unico motivo per venire fin qua è ubicato in mezzo alle gambe di qualche ragazza, però in compenso si mangia bene, la carne di vacca non manca mai in quanto è una zona molto importante per l’allevamento e la si trova anche a buon mercato, a circa quindici chilometri, sul mare, c’è un altro paesino dove la spiaggia non rappresenta certo l’ideale caraibico ma in compenso le aragoste sono buone e costano poco, l’unico hotelito a moneda nacional non è proprio il massimo, sicuramente non è indicato per una coppietta europea in luna di miele, dire che è schifoso è dire poco, las estancias è un barrio povero, e la sua casa lo rispecchiava in pieno, ma alla fine l’unica notte che ci ho dormito l’ho passata bene e ci ho fatto un paio di scopate maravigliose, la ragazza a volte era come un vulcano quando esplode, ed in quei giorni era un’esplosione continua, lei è stata la mia prima vera ragazza cubana importante. In quel periodo conobbi anche un ragazzo che l’anno successivo si è rivelato importantissimo per la mia istruzione cubana, Guillermo non era né chulo e neppure jinetero, era, ed è tuttora un semplice cocinero, oltre che un buon amico è un ragazzo davvero in gamba, lo vedo ancora oggi almeno due o tre volte all’anno, lo aiuto più che volentieri, lui e la sua famiglia, una famiglia che mi ha sempre accettato nella loro casa di Lugareño come un secondo figlio, probabilmente è anche grazie a loro che sono riuscito ad evitare di fare grosse puttanate nella tanto amata isola. (continua)
Era quasi la fine del mese di maggio, e siccome avevo parecchio tempo mi fermai all’Avana. L’avevo vista di sfuggita un paio d’anni prima e mi era piaciuta, mi era piaciuta molto ma non avevo capito niente. L’Avana è grande, forse troppo, è bellissima nei suoi palazzi, nelle sue strade, nei suoi angoli, nei suoi parchi, e nella sua decadenza, l’Avana è la capitale, è un altro mondo, ma l’Avana non è Cuba, è qualcosa di diverso, sono diversi i colori e gli odori, è diversa la gente ed è diverso come parla la gente, di qui passano tutti, è un grande mercato, cubani che vendono e stranieri che comprano, è uno dei pochi posti dove spesso anche i cubani comprano, ma sempre da altri cubani che vendono, a l’Avana tutto costa caro, soprattutto le puttane, anche le orientali nella capitale valgono di più, la jinetera palestina viene a l’Avana con l’idea di arricchirsi, idea per un motivo o per un altro spesso sbagliata, magari dopo una settimana di lavoro le vedi andare in giro con vestiti nuovi e collane di oro 14 al collo, poi le rivedi in palestina che non hanno rimasto più niente, a volte non hanno nemmeno i pochi pesos per rientrare con la guagua, così montano su di un camiòn e si fanno montare dal camionista habanero di turno per pagarsi il passaggio. Una cosa che non mi piace tanto dell’Avana è la sua gente, un po’ freddi, abbastanza distaccati, molto interessati, non mi piace la plaza de la revoluciòn, soprattutto il primo maggio quando ti passano in mondo visione il comizio idioda dell’uomo con la barba, non mi piace il porto perennemente e desolatamente vuoto con quell’odore di nafta che sembra sia stata buttata lì da qualcuno che voglia far credere che le navi che entrano siano ancora tante, mi piacciono invece tanto i bambini che giocano a pelota nelle strade di Centro Habana, e mi piace ascoltare qualche vecchio che seduto su di una panchina nel Prado, fra una storia e l’altra mi ha consigliato di tornarmene in palestina…
il vecchio Antonov di Cubana de Aviaciòn che mi ha portato a Santiago, pur non essendo il massimo della tecnologia, ancora una volta ha fatto bene il suo dovere… personalmente Santiago non mi piace, non la conosco tanto bene e forse è per questo che non mi piace, quando riuscirò a conoscerla meglio penso che continuerà a non piacermi, il colore predominante di Santiago è il nero, è nera l’acqua del porto, sono nere le poche navi nel porto, sono neri i muri delle case vicino al porto, sono neri i ragazzacci che ti vogliono vendere quasiasi cosa, e sono nere anche le puttane, azz… non avevo mai visto così tante cose nere in vita mia… poi finalmente ho capito che il mio posto è la provincia…
La casa in centro, o quasi in centro, non era delle peggiori, il bagno era servito anche da una modesta doccia, e perlomeno l’acqua scendeva dall’alto, acqua non calda naturalmente, ma a che sarebbe servita l’acqua calda in questo posto? quella stessa sera uscimmo, fino ad un luogo imprecisato, a mangiare non so cosa in un posto che non saprei dire che cos’era, lungo il cammino tutto era strano, nuovo, nuovo per me che non ero abituato, i pochi colori si mescolavano con i tantissimi odori ed i tantissimi rumori, ad ogni passo cercavo di capire qualcosa che non potevo capire, però potevo vedere, vedere cose nuove e cercare di capirle anche se non ci sarei mai riuscito. Nel cammino del ritorno mi colpì il lento sferragliare di un treno, un treno che non saprei dire se era merci o passeggeri, credo che fosse entrambe le cose, andava lento, molto lento, forse stava entrando in stazione o forse no, forse non sapeva neppure lui dove fosse la stazione, qualcuno stava su quel treno, qualcun altro stava aggrappato di fuori e sembrava facesse parte del treno. Riuscii a dormire, Yudy stava vicino a me, dormiva bene nella normalità in cui era abituata, ero io che non ero abituato, però dormivo bene, e mi sentivo bene. Il mattino seguente cominciai a pensare all’estrema semplicità delle cose e delle persone, cose che ignoravo e persone che non conoscevo, come quando venne a bussare una vicina di casa con in mano una specie di pentola piena d’acqua, in cambio di uno spicciolo Yudy mise l’acqua della vicina nel suo frigorifero, una cosa per loro così normale che a me sembrava così strana, forse il frigor della vicina era rotto, no, era solo che la vicina non aveva il frigor, e come lei ce n’erano degli altri. La città era bella, ci trasportava un bicitaxi, le piazze sempre piene di gente, le chiese quasi diroccate ma piene di fascino, tutto era in riparazione, e chissà fino a quando, un parque così pieno di verde e così vuoto di gente, dove dentro l’aria era diversa dal vicino frastuono della calle Republica, era un’aria quasi fresca ed era bello respirarla. Le tante panchine erano quasi vuote, da un angolo del parque si intravedeva un bellissimo palazzo, sembrava fuori posto dal tanto che era bello, imponente ma non troppo, con un colore giallo quasi arancione ed i balconi bianchi, davanti il prato verde molto curato, sembrava uscire da una favola o forse nella favola era solo entrato e non ne sarebbe mai più uscito, da lì entravano ed uscivano le quindicenni avvolte nei vestiti di pizzo e nei gioielli di scarsa bigiotteria, da lì entravano ed uscivano le stesse ragazze quando si sposavano, con gli stessi vestiti e gli stessi gioielli, a volte le due feste si celebravano insieme e a volte no, da quel palazzo uscivano sogni lunghi un giorno, sogni stampati su una foto che fa sembrare belle anche quelle che non lo sono, sogni che molto raramente si avverano perché il giorno dopo si torna a fare i conti con una realtà dove la favola viene sostituita dal lento sopravvivere quotidiano, e di quella favola non rimangono neppure i vestiti ed i gioielli perché verranno usati nella favola successiva. Ma la città era bella davvero, forse la più bella di tutto l’oriente cubano, bella nella semplicità delle piazze, dove case che sembrano tutte uguali ma di colori diversi si stagliano nel cielo che è di un azzurro immenso, un azzurro che a volte lascia vedere le nuvole perfettamente bianche, bella nell’architettura delle chiese, forse quasi tutte uguali tra loro ma diverse per culto religioso, bella nei misteri delle sue strette vie del centro dove anche se ci si vive a volte ci si continua a perdere, bella nei suoi mercati dove fare la spesa non è una cosa asettica, tutto viene guardato, toccato, ragionato, mi trovai a portare un sacco di yuta che già era pieno per metà di tante cose quando incrociai gli occhi con una mulatta che stava seduta su di uno sgabello vicino alla sua bancarella, i suoi occhi erano di un nero bellissimo, mi guardavano con stupore e forse anche con odio per ciò che ero io e per quello che stavo facendo lì, forse già da quel momento capii inconsciamente il perenne rapporto di amore ed odio che avrei sempre avuto con questo paese…
La strada era più che dignitosa fino a Moa, meno dignitosa è la città che sembra un’enorme periferia interrotta qua e là dalle alte ciminiere delle fabbriche di nichel, proseguendo verso Baracoa la strada non è più una strada, diventa una via crucis, se gli ultimi 50 km li avessi fatti a dorso di mulo probabilmente sarei arrivato prima ed avrei evitato di rompere due gomme della macchina con annessi e connessi, è stato un vero calvario, arrivato finalmente alle porte del paese avevo finito tutte le madonne, anche il ragazzino in bicicletta che aggancia i turisti per la casa particular dei genitori mi guardò in modo patetico vedendo la direzione da cui venivo, sì perché la gente normale arriva a Baracoa passando da sud, e solo uno sfigato come me poteva arrivare qui dopo 50 km di pietraia, a questo punto la città non poteva non piacermi dopo tutta la fatica che avevo fatto. In effetti Baracoa è bella, ed oltre ad essere bella ha un fascino particolare, affascina la sua semplice bellezza, di una semplicità infinita, qui l’odore del cacao e del caffè prevale sul profumo delle puttane, Baracoa è bella anche perché ci sono poche puttane, e sono belli anche i suoi dintorni, dopo un paio di spiagge deserte e tanta campagna rilassante, si arriva a Boca de Yumurì, dove si può risalire il corso dell’omonimo fiume e fare il bagno nelle sue acque fresche e incredibilmente trasparenti… magari queste cose non sono tanto interessanti per chi continua dopo anni ed anni a scoparsi sempre le stesse troTe negli stessi posti, ma in fondo è meglio così… La farola è una strada che non si può dimenticare, il nastro d’asfalto disegna curve degne di un passo alpino, sale, scende, poi risale, e poi riscende, si addentra in una natura di una bellezza incomparabile, sovrasta scorci di panorami mozzafiato, ogni tanto guardando in basso vedi una casa, da sola, con il tetto di paglia, qualche attrezzo agricolo nelle vicinanze, qualche animale domestico che scorrazza lì intorno, il tutto immerso in un verde impressionante, palme e alberi di banane che a volte circondano piccoli laghetti, l’aria è fresca, quasi fredda, ti fermi e pensi al paradiso, pensi a come sarebbe bello vivere in quel paradiso se fossimo in un paese normale…
Mayarì è un paesino davvero grazioso, la cosa ottimale sarebbe arrivarci dopo essere passati da Alto Cedro, Marcanè e Cueto, ciò non è sempre facile perchè bisogna mescolare la cultura geografica con quella musicale, la prima è più difficile da imparare, in quanto qui in oriente le strade sono in condizioni quasi pietose, i problemi fondamentalmente sono due, buche enormi che si materializzano all’improvviso sotto le ruote della macchina, e la segnaletica stradale quasi sempre inesistente, ad ogni incrocio è una lotteria, però trovi sempre qualcuno che ti indica la strada giusta perché i cubani vivono per strada, è incredibile quante fighe si conoscono per la strada, a volte da un piccolo passaggio può nascere un grande amore o per lo meno una bella scopata…
Carretera de Jobabo, kilometro 7, barrio el nispero, quando arrivai il sole era già tramontato, e anche l’uomo del taxi ebbe non poche difficoltà a trovare la casa, vista da fuori si capiva a malapena che era una casa, quasi in piena campagna, quasi immersa nell’erba alta, quasi avevo paura ad entrare, poi lei mi venne incontro, aveva appena finito di lavarsi, i capelli molto neri e molto lunghi erano bagnati e profumavano di buono, ce ne andammo in città e ci fermammo a casa di una sua zia, non ero mai stato in quella casa, e non ero mai stato al barrio Sosa, però in questi posti mi ci trovai molto bene, Las Tunas più che una città è un paesone, è tutta pianura e tutto è piatto, non c’è niente che valga la pena di vedere, però a me piaceva, non so perché ma tuttora ho rimasto un rapporto privilegiato con questa città, di solito il turista tunero è attratto solo dalla discoteca e dal Taino, quando invece potrebbe essere più interessante passare qualche ora di giorno nelle vicinanze del Diamante, e qualche ora di sera alla Mantilla, forse in mezzo alle troTe potrebbe nascondersi anche qualcuna che lo è leggermente di meno… anche fuori città non c’è molto di interessante, quindi fortunatamente non è facile incontrare altri turisti in posti come Jobabo, Colombia e Amancio….. qualche sfortunato turista invece lo si può vedere sulla strada che dopo l’aeroporto porta a La Veguita, perché è il primo posto dove si va a cercare la novia quando non è in casa….. se anche lì non la si dovesse trovare... a questo punto non rimane che provare a Cotorro a Ciudad de La Habana...
Avrei dovuto postarlo tempo addietro, seguendo alcuni suggerimenti, ma ne avevo perso traccia.... E' un briciolo di cuore e memoria:
Prima volta a Cuba....L'Havana. La città porta ancora, evidenti, i segni dello scampato pericolo. Sì perchè questa volta l'uragano (Mitchel) ha deviato la sua corsa e l'ha toccata solo marginalmente. Il forte vento però ha comunque fatto danni e l'acqua invade ancora le strade. Nel cielo nuvole scure si rincorrono ancora a velocità impressionanti e lasciano il dubbio che non sia ancora finita. Si stà avvicinando la sera. Col viso sferzato dal vento cammino con i miei amici verso il Melia Cohiba. Dobbiamo avvisare casa che tutto và bene, le uniche linee che funzionano sono quelle degli alberghi. In realtà è la prima volta che mettiamo il naso fuori di casa da quando siamo arrivati, tre giorni passati al buio, senza luce, gas e acqua, guardando fuori dalla finestra i giochi che il vento e la pioggia fanno tra di loro. L'Havana stà tornando lentamente alla vita ed alla normalità Mentre cammino mi guardo intorno, avido. Tutto mi incuriosisce. Le case, le piante, le macchine, i visi delle persone, il suono di una lingua che fingo solo di sapere ma che alle mie orecchie è musica. All'incrocio con Linea molte persone si arrangiano per tornare verso casa. quando le macchine si fermano si avvicinano e chiedono il passaggio. Subito penso che i normali servizi di trasporto siano ancora nel caos, ma un mio amico mi spiega che invece è tutto normale, che è il rito del chiedere passaggio (scopro così la "botella"). Ed è lì, in questa situazione un po' caotica, in un contesto atmosferico a dir poco d'effetto, che la vedo. Bellissima, mulatta, minuta, il viso dolcissimo mi ricorda una mia compagna di classe. Si muove in maniera diversa dagli altri, sembra quasi timida. I capelli, tirati indietro, sono tenuti da una fascia sulla fronte ed i lineamenti, finissimi, vengono ulteriormente evidenziati. Mi fermo di botto, con i miei amici che, dopo avere seguito il mio sguardo, mi prendono in giro. << Valla a conoscere !! >> Ma sono troppo timido per farlo. Impugno però la macchina fotografica e la inquadro. I sensori mi urlano che c'è poca luce ma io DEVO avere una sua foto almeno. Intanto uno dei miei compagni le si è avvicinato e parla un po' con lei...mi fa un cenno...sudo freddo."che cosa le dico?!?" ....si chiama Julien, balla ed insegna ballo in una struttura lì vicino (non ho mai scoperto l'ubicazione precisa). E' anche simpatica, il cuore batte a mille, la invitiamo a cena ma lei rifiuta, gentilmente. Accetta però l'invito per bere qualcosa con noi, sulla veranda della nostra casa. Ci intratteniamo una mezz'ora chiacchierando, io col mio spagnolo a dir poco stentoreo e lei che sorride di questo, ed è un sorriso bellissimo! mi dà il numero di telefono del posto di lavoro e ci diamo appuntamento per il giorno seguente, per un'altra chiacchierata (perchè a cena, comunque, non esce, ci dice). Il giorno dopo però non la vedo arrivare (quanto profumo sprecato!) ed è l'ultimo utile, perche stiamo per lasciare l'Havana per la provincia. Al lavoro è appena uscita...corro verso l'incrocio e la cerco, ma .... Ancora adesso quando passo dall'incrocio il mio sguardo, automaticamente, parte alla sua ricerca mentre il cervello grida JULIEEEEN. La padrona di casa mi ha anche detto che , mentre eravamo via, più volte una bellissima ragazza minuta, che le ha detto di chiamarsi Julien, è passata a chiedere di me. Non l'ho mai più rivista...mi rimangono il nome, il suo viso stampato nella memoria ed una fotografia, in B/N.
PRIMA PUNTATA
Per me e’ il terzo anno per il mio amico Pedro molti di piu’ che ritorno nella grande isola.
Costo del biglietto e. 860 con ritorno dall’havana, di meglio non abbiamo trovato.
La partenza con blu pan. delle 12,30 ritarda di circa 3 ore, ma chi se ne frega, ci sa’ addosso una carica…… S’arriva alle 10 circa di sera e ci s’aveva da piglia’ l’auto a nolo. A Santiago aeroporto a quell’ora e’un mortorio, via con un taxi a 8 cuc alla casa che avevamo fissato pe telefono. Abbastanza in centro ma le due camere che volevamo gl’erano in due abitazioni (20 cuc) vicine pero’ vista l’ora e che era solo x 2 3 gg vabene daiiiii E le ragazze ?????
Se ne puo’ segnare solo una …. E se rende male … che fo la provo prima….ma !
Usciamo alle 23.30 a respirare un po d’aria bona….. mortorio nelle strade. Troviamo due ragazze, il mio amico ne invita una disposta a farsi registrare l’altra nada. Lui incigna la vacanza io dormo solo.
01 02 alla ricerca del carro impegnamo quasi tutta la mattina e si voleva un pegio’ 206 aria e cd non c’era verso di trovallo, anche perche si restituiva all’havana. Dopo avenne girati 4 o 5 c’e’ toccato contrattare con il ciulo e non c’e’ andata male 1250 cuc in tutto con la restituzione all’havana. Mentre aspettavamo l’auto s’e’ mangiato a un barrino e io sono andato a conoscere una infermiera che lavorava davanti al nolo e mi garbava…… gli ho detto se era disposta a venimmi a trovare ma che il duegno e ti segna su il libro nero eh!!!!! Lei dice no no fammi parlare con lui, io trabaco e non voglio essere segnata!!!!!! M’arriva alle 4 con un morino io sono a aspettalla sull’uscio e la fo’ entra, in casa non c’era nessuno. Era una puledra selvatica mi saltava sull’attrezzo in tutte le posizioni non aveva fermezza, finiva con l’ingollo e quello avanzato se lo e’ spalmato in tutto il corpo (gia’ risuccesso) che gusto ….. e se questo e’ l’inizio !!!!!! 10 euro di spesa e un po’ d’abbigliamento che avevo portato. Da precisare che i soldi sempre dopo, perche’ se li chiedono anti , sono squalificate in partenza, io l’ho rimandate via anche di camera. Alle 6 andando a portare un pacco dall’italia a una famiglia, carichiamo una professoressa di musica e siccome io suono la chitarra abliamo e la accompagnamo a casa dove c’e’ sua sorella sua madre, la invito a casa parlando del problema del registrarsi e anche questa non gradisce. Torniamo a casa e un po stanchi ci addormentiamo fino alle 11 una passeggiata per il centro ci fermiamo a un locale all’aperto dove c’e’ musica e ballano ma nada de nada.
02 02 Usciamo per di buon ora x il mare e alla porta troviamo sia la ragazza del mio amico pedro che la prof di musica, il mio amico restituisce il braccialetto lasciato in camera, io visto che non c’e’ nessuno in casa la faccio entrare, non e’ una grande sventola, ma mi sembra abbastanza genuina e di mattina una ricca scopata visti i miei 52 anni non e’ male. Solito diecino e via…. Al mare.